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Axa cede attività vita in Uk

L'operazione fa parte di una revisione strategica del business di quel ramo in Gran Bretagna. La compagnia ha anche comunicato risultati trimestrali in crescita

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A pochi mesi dall’addio dello storico ceo, Henri de Castries, continuano le grandi manovre in Axa. Oggi la compagnia ha comunicato di aver ceduto a Standard Life la sua piattaforma di business vita e risparmio (chiamata Elevate). Quest’operazione si inserisce nella revisione strategica condotta da Axa Uk nel campo del business vita e segue l’annuncio del 28 aprile scorso della cessione della obbligazioni di imprese off-shore (Axa Isola di Man). 
Le mosse di Axa in questo campo permetteranno alla compagnia di concentrarsi sulle attività danni, salute e asset management nel Regno Unito, poiché nessuna di queste è stata inclusa negli asset disponibili per la vendita.  

La compagnia francese, invece, è tuttora in trattative per la vendita di altre attività vita nel Regno Unito, vale a dire tutta la sua linea diretta di prodotti di protezione e i business tradizionali d’investimento e previdenza. Tuttavia non è sicuro che questi accordi si tradurranno a breve in altrettante cessioni. Parlando di cifre, Axa si aspetta circa 830 milioni di euro dalle transazioni già completate, mentre nel caso in cui le trattative ancora in sospeso andassero in porto l’impatto negativo eccezionale per la compagnia ammonterebbe a circa 400 milioni contabilizzati nel reddito netto.   

Intanto, ieri, Axa ha comunicato i risultati della sua prima trimestrale dopo la chiusura del business plan, Ambition Axa, che l’ha impegnata negli ultimi cinque anni. In sintesi gli indicatori appaiono positivi: i ricavi totali sono aumentati dell’1% a 31,8 miliardi di euro; il business vita e risparmio Ape (annual premium equivalent) è risultato in crescita del 16% a 2,2 miliardi con flussi netti pari a 3 miliardi; crescono anche i rami danni, con un +3% a 11,7 miliardi, come i flussi netti di cassa dell’asset management, cresciti di 10,2 miliardi di euro.  
Per quanto riguarda i dati tecnici, da segnalare il leggero calo del Solvency II ratio, che passa dal 205% della fine del 2015 al 200%, comunque in linea con il target della compagnia fissato tra il 170% e il 230%.  

In un comunicato della società, il vice ceo, Denis Duverne (foto), ha commentato positivamente i risultati ricordando che a giugno sarà comunicato al mercato il nuovo piano strategico. 

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