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Genagricola e San Patrignano per un'agricoltura sociale

Giovani della comunità di recupero potranno lavorare nelle tenute dell'azienda agroalimentare di Generali Italia

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Genagricola e la comunità di recupero dalle tossicodipendenze di San Patrignano hanno firmato un accordo di collaborazione che prevede l’inserimento lavorativo di giovani della comunità nelle tenute dell’azienda agroalimentale. 

Si tratta di un progetto di agricoltura sociale, nato per favorire l’inserimento lavorativo di quei giovani che durante la permanenza nella comunità si sono formati professionalmente negli ambiti della ristorazione, dell'agronomia e, in futuro, dell’enologia. Genagricola e la comunità di San Patrignano condividono anche lo stesso enologo, Riccardo Cotarella, che opera da consulente. 

L’accordo prevede anche la possibilità di collaborare alla realizzazione e gestione di “piattaforme comuni per l’acquisto di macchinari e prodotti per l’agricoltura”, come si legge nel comunicato.  
Secondo l’azienda controllata da Generali Italia, il progetto esprime “la cultura dell’inclusione e della responsabilità sociale in agricoltura”.   

Antonio Tinelli, presidente di San Patrignano ha ricordato che in comunità “i ragazzi non solo ritrovano la serenità perduta, ma imparano a coniugare l’agricoltura tradizionale ai nuovi sistemi produttivi, utilizzando moderni strumenti tecnologici. Una scelta da noi attuata perché i ragazzi possano reinserirsi nel mondo del lavoro con le competenze adeguate, riuscendo a spendere al meglio la loro professionalità”.

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