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Generali, bene gli utili e la raccolta vita

Il Leone di Trieste chiude i primi tre mesi dell'anno con uno sviluppo dei profitti (operativo +6% a 1,3 miliardi di euro, netto +3,3% a 682 milioni) e una crescita della raccolta delle unit linked pari al 24,6%

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Utili in crescita e raccolta in forte sviluppo grazie al settore vita: questi i primi tre mesi del 2015 di Generali che consegue  un utile netto del periodo pari a 682 milioni di euro in crescita del 3,3%, rispetto ai 660 milioni del periodo di riferimento nel 2014, tuttavia, il risultato sarebbe stato in crescita del 10% considerati gli effetti one-off di alcune operazioni. 

Ma è soprattutto l'utile operativo a spingere i numeri del Leone di Trieste, con una crescita del 6% a 1,3 miliardi contro l'1,2 dei primi tre mesi del 2014. Il merito è soprattutto da ascrivere al settore vita che contribuisce al risultato per 823 milioni (+8,2%), grazie alla gestione finanziaria; mentre i rami danni risultano ancora in sofferenza con 505 milioni, in calo 4,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, a seguito di sinistri catastrofali in Italia, Germania e Austria, che hanno pesato per circa 70 milioni. 

"Grazie alle iniziative di business lanciate nell’ultimo anno e alla forza del suo modello distributivo", sottolinea il gruppo Generali in una nota, la raccolta è in un forte sviluppo: complessivamente il fatturato tocca i 20,1 miliardi, con un +8,3% rispetto ai 18,4 del primo quarto del 2014. 
Il patrimonio netto del gruppo aumenta a 26.098 milioni rispetto ai 23.204 milioni del 31 dicembre 2014, per un incremento del 12,5% che Generali ascrive principalmente agli utili netti sulle attività finanziarie disponibili alla vendita (Afs) pari a 2.083 milioni; al risultato netto pari a 682 milioni e alla variazione della riserva per differenze di cambio nette pari a 391 milioni che riflette la rivalutazione in particolare del Franco svizzero.
La solidità patrimoniale rimane robusta: l’indice Solvency I si attesta al 168% contro il 156% del 31 dicembre 2014.  Il margine richiesto si attesta a 19,1 miliardi e quello disponibile è pari a 32 miliardi (erano 29 alla fine dell'anno scorso): un risultato da ascrivere principalmente all’utile del periodo e all’andamento favorevole degli utili o delle perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita.

RAMO VITA
A spingere la raccolta, come detto, il business vita, che cresce del 12,7%. Le unit linked sono sugli scudi con un balzo del 24,6%, indice di un cambio di strategia netto nelle politiche di sottoscrizione, in linea con le tendenze del mercato. Sempre per quanto riguarda il ramo vita, l'Italia guida le economie mature con un +30,9%, segue la Francia (+13,3%), mentre la Germania cresce del 9%, poco più della media Cee (+6,5%). In contrazione, invece, i premi dell’area Emea, che complessivamente calano del 13,3%, soprattutto a causa dell'Irlanda. 
La raccolta netta si è attestata a 4,3 miliardi con una forte crescita del 49,1%, grazie alle performance molto positive di Italia, Francia e Germania; mentre la nuova produzione Ape è cresciuta del 9,8% attestandosi a 1,4 miliardi (le unit linked +39.8%). Per quanto riguarda la redditività, il valore della nuova produzione è pari a 322 milioni, con margini del 22,5%. 
Generali prevede che l’andamento della raccolta vita continuerà a concentrarsi su prodotti a basso assorbimento di capitale e a più elevato valore, visto il contesto di scarsa crescita e di tassi ai minimi. Proseguiranno le iniziative di selezione di alcune linee di business, come puro rischio, malattia e unit linked. 

RAMO DANNI
I premi del segmento danni sono stati pari a 6,4 miliardi (+0,1%), praticamente senza variazioni con lo stesso periodo del 2014. Italia e Francia soffrono, calando rispettivamente del 3,9% e del 4% ma fa un po' meglio la Germania (-0,9%). A livello generale, però, il Paesi Cee crescono del 2,6% e l’area Emea dell'1,6%. In particolare, in sofferenza si conferma il ramo auto che diminuisce del 2,6%, principalmente a causa degli andamenti di Italia e Francia (-9,2% e -7,9%). L’Italia continua a risentire della competizione sul mercato interno, mentre in Francia continua la ristrutturazione del portafoglio. Il non auto cresce di quasi l'1% (+0,9%), raggiungendo il 58% del portafoglio danni.
Per quanto riguarda i dati tecnici, il combined ratio complessivo si attesta al 93,3% in peggioramento di 0,7 punti percentuali, contro un loss ratio al 65,3%, in miglioramento dello 0,2%. I dati sono condizionati, come detto, dalle catastrofi per quasi 100 milioni di euro (cioè 1,9 punti percentuali contro 0,6 del primo trimestre 2014). 

IL NUOVO PIANO IL 27 MAGGIO
Generali svelerà il nuovo piano industriale il prossimo 27 maggio, a Londra. Il progetto sarà "sicuramente ampio e ambizioso", e segnerà "un  salto di discontinuità forte", ha spiegato il cfo, Alberto Minali, durante la presentazione dei risultati trimestrali. 

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