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Generali, l’alba di una nuova fase

L'assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2014, chiuso con un utile netto di 1,6 miliardi di euro. Il nuovo piano industriale sarà presentato a Londra il prossimo 27 maggio

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Archiviato il periodo del rafforzamento patrimoniale del gruppo, il nuovo piano industriale di Generali (che sarà presentato a Londra il prossimo 27 maggio) avvierà “una fase nuova”, basata essenzialmente sullo sviluppo del core business assicurativo. Lo ha sottolineato il group ceo, Mario Greco (nella foto), nel corso dell’assemblea per l’approvazione del bilancio 2014, che si è svolta il 30 aprile a Trieste.
 
L’andamento del 2014


Il Leone ha chiuso il 2014 con un utile netto di 1,6 miliardi di euro, raggiungendo un risultato operativo di 4,5 miliardi di euro: un traguardo “molto importante e che ci dà fiducia per il 2015 e anche per i prossimi anni”, ha commentato Greco, ricordando anche l’aumento della redditività tecnica, tanto nel vita quanto nel danni, realizzato dal gruppo. “In tutti i Paesi dove siamo presenti abbiamo idee per crescere. Vedrete – ha detto rivolgendosi alla platea di azionisti e giornalisti – che il piano che presenteremo sarà molto importante. Continueremo a essere efficienti e con una profittabilità e una capacità tecnica superiori al mercato, e ci impegneremo ad aumentare la redditività per tutti gli azionisti”. Alla luce di queste performance, il gruppo ha deciso di assegnare agli azionisti un dividendo unitario di 60 centesimi per azione (payout a partire dal prossimi 20 maggio). L’approvazione del bilancio di esercizio ha anche confermato, quale componente del consiglio di amministrazione, Flavio Cattaneo, allineando la scadenza del suo mandato a quella degli altri membri del cda.

Il Leone guarda all’Asia

“Abbiamo raggiunto gli obiettivi con un anno di anticipo in condizioni di mercato e economiche difficili – ha ribadito Greco – e crediamo di poter presentare soddisfatti il lavoro fatto in questi tre anni: la redditività è aumentata, abbiamo superato l’obiettivo del Roe operativo, i risparmi sui costi stanno arrivando e stanno andando a beneficio del risultato operativo e continueranno nel 2015, abbiamo ceduto le partecipazioni non core, il capitale è stato ricostituito. Continueremo – ha sottolineato – con la stessa disciplina che abbiamo avuto finora, cioè con il principio di essere molto focalizzati e di fare cose semplici".
Per espandersi sul proprio terreno, l’assicurazione, il Leone di Trieste guarda con forza a Oriente: “l’Asia è enorme e ha opportunità interessantissime – ha evidenziato Greco – in particolare la Cina che è molto importante per la raccolta premi, e che porta utili. La guardiamo con interesse e faremo investimenti. In Indonesia - ha poi ricordato il ceo –Generali è il terzo gruppo assicurativo occidentale, in rapida crescita. Comunque staremo attenti a non entrare e investire in mercati che poi non si rivelano redditizi: guardiamo con interesse agli investimenti in Asia, ma restiamo una società con un’inclinazione e un impegno europeo”. Nel Vecchio Continente “abbiamo il 90% del fatturato”, ha ricordato. “Siamo convinti che questo è il posizionamento giusto perché l’Europa è ancora il continente più ricco del mondo anche se ha i problemi che conosciamo, ma è anche la zona più stabile. In America Latina – ha poi spiegato il ceo – stiamo cercando di non perdere soldi. L’area nel 2014 non ha generato utili e di questo non siamo contenti. Ci aspettiamo che quest'anno contribuisca con profitti”.

L’addio di Balbinot


Greco ha anche parlato dell’abbandono di Sergio Balbinot: la sua uscita da Generali “non era attesa”, ha affermato Greco rispondendo alle domande dei soci nel corso dell’assemblea. “Balbinot aveva una posizione molto importante, ha fatto una scelta professionale diversa che capisco per la stima che nutro nei suoi confronti, ma in un certo senso la sua uscita non è stata gradevole per il gruppo”, ha indicato Greco, sottolineando che Balbinot era uno dei top manager con cui aveva la più stretta collaborazione. Balbinot, che era chief insurance officer dopo una carriera nel gruppo che lo aveva portato in anni passati a essere co-ad, ha lasciato le Generali nello scorso ottobre per passare ad Allianz.

Il rapporto di sostenibilità 2014

Generali ha anche presentato il rapporto di sostenibilità del gruppo, giunto all’undicesima edizione, che si presenta completamente rinnovato rispetto agli anni precedenti innanzitutto nella veste grafica e nel linguaggio, “più vivace e accattivante”, rivolgendosi a un pubblico “il più possibile ampio e diversificato”. Secondo quanto spiegato da una nota del Leone: “È un racconto che integra le informazioni fornite alla comunità finanziaria, in particolare nella relazione annuale integrata, ponendo in risalto il contributo del gruppo Generali all’economia, alla vita delle persone e al territorio nell’esercizio del core business assicurativo".

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