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Unipol, raccolta premi nel 2011 superiore al 2010

Il combined ratio a fine anno ha registrato un ulteriore calo

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La raccolta premi nel 2011 si è attestata su valori superiori ai dati di consuntivo del 2010 quando era stata pari a 6,5 miliardi a perimetro omogeneo, escludendo Bnl Vita, secondo i dati preliminari contenuti nel documento allegato alla convocazione dell'assemblea straordinaria di Unipol. Buone notizie anche sul fronte della gestione industriale del ramo danni: il combined ratio a fine 2011 ha registrato "un ulteriore calo" rispetto al 98,1% del 30 settembre 2011, in miglioramento di 4 punti rispetto al 102,1% di fine 2010.

Per Unipol Banca, gli impieghi, che al 30 settembre 2011 ammontavano a 8,5 miliardi al netto delle cartolarizzazioni, rilevano, a fine 2011, una riduzione rispetto al terzo trimestre. La raccolta diretta da clientela al netto delle cartolarizzazioni - che al 30 settembre 2011 aveva raggiunto 9,6 miliardi, contro 8,7 miliardi di fine 2010 - a fine 2011 ha registrato "una significativa crescita" rispetto all'esercizio precedente, dovuta, in particolare, alla componente obbligazionaria a medio lungo termine.

Le previsioni per il 2012, non nascondono "una certa difficoltà nello sviluppo della raccolta premi, in particolare nel comparto Vita", ma diverse azioni sono state già messe in campo per consentire di mantenere i volumi realizzati nel 2011.
Queste le anticipazioni finora rese note in attesa dell'assemblea che dovrà decidere la ricapitalizzazione di Unipol. "Tale andamento - si apprende - conferma e consolida il recupero strutturale della marginalità economica nella gestione caratteristica, che già nei primi nove mesi dell'esercizio ha registrato 165 milioni di maggior margine industriale rispetto all'analogo periodo del 2010". 

L'aumento di capitale da 1,1 miliardi di euro di Unipol Gruppo Finanziario comporterà "un significativo incremento dei ratio patrimoniali" del gruppo "da inserire" nell'attuazione del progetto di integrazione con il gruppo Fondairia-Sai. È quanto emerge dalla relazione illustrativa del gruppo bolognese per l'assemblea degli azionisti chiamata a dare il via libera all'aumento di capitale. La ricapitalizzazione da 1,1 miliardi "comporta un incremento pro-forma del patrimonio netto di Ugf, al 30 settembre 2011, da 4,6 miliardi a 5,7 miliardi".

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