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Cattolica, utile netto consolidato 2011 in calo del 40,7% a 42 milioni di euro

Sui risultati pesano le svalutazioni sugli investimenti

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Anche sul bilancio di Cattolica Assicurazioni si fa sentire il peso della congiuntura economica internazionale. Il gruppo presieduto da Paolo Bedoni ha chiuso il 2011 con un utile netto consolidato a 42 milioni di euro, in calo del 40,7% rispetto ai 70 milioni registrati nel bilancio 2010. Su questo risultato hanno inciso principalmente 93 milioni di svalutazioni su investimenti in portafoglio, senza le quali l'utile sarebbe stato pari a 89 milioni di euro.
L'utile netto di gruppo, tolte le quote di terzi, è pari a 38 milioni di euro, -39,6% rispetto all'esercizio precedente. 

Il cda ha deciso di non distribuire dividendi, ma di proporre la remunerazione agli azionisti tramite un'azione gratuita ogni 20 possedute.

La raccolta premi complessiva sfiora i 4 miliardi di euro contro i 4,81 del 2010 con una flessione del 17,8% dovuta soprattutto al forte peggioramento del ramo vita che perde il 27,7%, raccogliendo premi per 2,31 miliardi. Meglio i rami danni che arrivano a 1,64 miliardi (+2,1%) e il comparto auto, in crescita del 4,5%, mentre i rami non auto registrano un decremento dell'1,1%. 

A fine 2011 il patrimonio netto della compagnia ammontava a 1,22 miliardi, in lieve calo rispetto all'1,35 miliardi registrati al 31 dicembre 2010. Il margine di solvibilità si è attestato a 1,40 volte il minimo regolamentare. Nel comparto danni migliora la performance industriale con un combined ratio che passa da 97,7% a 96,9%. Per quanto riguarda la capogruppo, i premi contabilizzati del lavoro diretto e indiretto hanno raggiunto i 2,06 miliardi (+9,7%), di cui 1,31 provengono dai rami danni (+31,9%) e 592 milioni dal vita (-31,2%). 

Il presidente Bedoni ha espresso sottolineato come nonostante i riflessi negativi della crisi finanziaria, il cda di Cattolica è in condizione di presentare un bilancio che testimonia la solidità, l'efficienza e la competitività del Gruppo". 

Per il 2012 si prevede un miglioramento del risultato della gestione danni e vita, e sull'esercizio corrente Bedoni ha precisato "che proprio le scelte di grande equilibrio e responsabilità compiute quest'anno aprono orizzonti positivi e consentono di guardare con motivata fiducia già nel breve termine a prospettive di sviluppo e di redditività".

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