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Sator e Palladio, pronti 800 milioni per Fonsai

I fondi rilanciano contro Mediobanca. Unipol ora rischia

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Sator e Palladio non lasciano, anzi raddoppiano. Dopo la proposta nemmeno considerata da Premafin, la finanziaria dei Ligresti, di un aumento di capitale da 400 milioni di euro, Arpe e i vicentini puntano il bersaglio grosso: 800 milioni per Fonsai.

L'offerta consiste in un aumento di capitale tra i 300 e i 400 milioni riservato al fondo di Matteo Arpe e a Palladio, che costituiranno una newco, a un prezzo compreso tra 1,5 e 2,5 euro per azione. Gli altri 400 milioni, che costituiranno un nuovo aumento, saranno offerti in opzione agli azionisti della compagnia. Per questa quota, le finanziarie rassicurano sul fatto di aver ricevuto manifestazioni di interesse per una parte rilevante del rischio di mercato e di essere disponibili a essere delegati da Fonsai per la promozione e la costituzione del consorzio di garanzia.

Insomma Sator e Palladio dicono di avere banche e investitori alle spalle, pronti a entrare in soccorso dell'operazione rilevando la quota di inoptato che dovesse restare non sottoscritta. Fonsai ha sette giorni per decidere se considerare l'offerta: solo a quel punto il consorzio si muoverà. Già oggi la palla passa al board di Fonsai che si riunisce per approvare la trimestrale. Cosa che farà anche Unipol.

Infine ieri è arrivato il supremo avvertimento di Alberto Nagel, ad di Mediobanca, regista del riassetto con Unicredit in favore delle coop. Se l'operazione con Unipol non dovesse andare avanti - ha detto - sarebbe un grosso problema per Fonsai, non per noi".


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