Utile netto e portafoglio operazioni in crescita per Sace
Nel primo trimestre 2012, le operazioni assicurate sono cresciute del 157%
17/05/2012
Aumentano le operazioni assicurate e cresce l'utile netto, ma si dimezzano i premi lordi. Questi i dati principali della relazione trimestrale al 31 marzo 2012 presentata stamane dal consiglio di amministrazione di Sace. Se l'utile netto di gruppo arriva a 72,7 milioni di euro, in crescita dell'8% sull'anno precedente, i premi lordi ammontano a 47 milioni di euro, in significativa flessione rispetto ai 100,3 milioni del primo trimestre 2011.
Ma è sul fronte delle operazioni assicurate che Sace fa registrare i risultati più incoraggianti: il portafoglio a fine marzo ammonta a 33,4 miliardi di euro, un incremento pari al 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2011, a conferma del ruolo anticiclico del gruppo assicurativo-finanziario a sostegno del made in Italy nel mondo. Russia, Turchia e Arabia Saudita si confermano i principali Paesi per esposizione, rispettivamente con 5,2 miliardi, 1,7 miliardi e 1,6 miliardi di euro di operazioni assicurate. Nei primi tre mesi dell'anno sono state assicurate 1,6 miliardi di nuove operazioni, un aumento pari al 157% rispetto ai 639 milioni dello stesso periodo del 2011.
Ma è sul fronte delle operazioni assicurate che Sace fa registrare i risultati più incoraggianti: il portafoglio a fine marzo ammonta a 33,4 miliardi di euro, un incremento pari al 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2011, a conferma del ruolo anticiclico del gruppo assicurativo-finanziario a sostegno del made in Italy nel mondo. Russia, Turchia e Arabia Saudita si confermano i principali Paesi per esposizione, rispettivamente con 5,2 miliardi, 1,7 miliardi e 1,6 miliardi di euro di operazioni assicurate. Nei primi tre mesi dell'anno sono state assicurate 1,6 miliardi di nuove operazioni, un aumento pari al 157% rispetto ai 639 milioni dello stesso periodo del 2011.
Il 68,9% dei volumi assicurati riguarda transazioni di export o investimenti all'estero, rivolte verso mercati avanzati ed emergenti con particolare riferimento a Messico e Russia. La rimanente quota del 31,1% invece riguarda finanziamenti erogati ad imprese, soprattutto Pmi, per attività di internazionalizzazione. Maggiormente interessati dall'operatività nel trimestre i settori chimico e petrolchimico (40,7%), oil & gas (17,9%) e infrastrutture e costruzioni (10,7%).
Il risultato del conto tecnico è in pareggio, principalmente per via degli accantonamenti effettuati a fronte della crescita delle richieste di indennizzo pervenute nel trimestre, mentre il bilancio del conto non tecnico è pari a 109,7 milioni di euro in aumento rispetto ai 38,9 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno.
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