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Cattolica, cresce l'utile nei nove mesi 2014

Il dato si attesta a 83 milioni di euro, in salita del 27,7% rispetto allo stesso periodo 2013

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Cattolica Assicurazioni ha chiuso i primi nove mesi del 2014 con un utile di 83 milioni di euro, in crescita del 27,7% rispetto allo stesso periodo del 2013. La raccolta premi complessiva è pari a 4 miliardi e 182 milioni (+30,5%), mentre il patrimonio netto consolidato è di oltre 1,7 miliardi. Alla raccolta complessiva del lavoro diretto concorrono i premi danni con 1.246 milioni (+2,9%) e i premi vita con 2.893 milioni (+46%). Migliora anche il combined ratio, che si attesta a 92%2 rispetto a settembre 2013 (93,5%). Il margine di solvibilità è pari a 1,46 volte il minimo regolamentare.
Per quanto riguarda i mesi a venire, il quadro macro economico - scrive il gruppo veronese in una nota - evidenzia ancora elementi di incertezza nella ripresa economica e nella volatilità dei mercati finanziari. Il gruppo proseguirà la sua azione volta al raggiungimento degli obiettivi sia in termini di volumi sia in termini di risultato economico. Nei rami vita si conferma la raccolta in crescita nei diversi canali del gruppo. Nei rami danni, nonostante la competitività che si riscontra sul mercato, si continuerà a conseguire risultati positivi grazie all'ulteriore miglioramento della qualità dei rischi in portafoglio".
Secondo il presidente di Cattolica, Paolo Bedoni, i dati dei primi nove mesi del 2014 "consentono di esprimere ottimismo per i risultati di fine anno e la convinzione che sarà data la giusta soddisfazione ai sci e agli azionisti che avranno scelto di sostenere il progetto di sviluppo e di crescita di Cattolica in un mercato così sfidante". I dati a settembre "dimostrano che gli obiettivi del piano sono decisamente alla portata di un gruppo che già mette in campo, in una persistente situazione di crisi economica, una forte redditività e una solidità patrimoniale di tutto rispetto". Bedoni rileva anche che il quadro complessivo che emerge "conferma l'importanza e la validità della scelta del cda di varare il Piano d'Impresa 2014-2017 ed esercitare la delega sull'aumento di capitale". Da parte sua, l'ad Giovan Battista Mazzucchelli sottolinea che i dati sono "superiori al budget" e "sono una piena conferma della concretezza e della realizzabilità degli obiettivi di profittabilità fissati dal Piano".

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