Sace, l’utile netto cresce dell’82,6% a 214 milioni di euro
Nei primi nove mesi aumentano anche le operazioni assicurate raggiungendo quota 7,2 miliardi di euro
04/12/2012
I risultati del terzo trimestre registrati dal gruppo Sace al 30 settembre e resi noti oggi mostrano un deciso incremento dei profitti, con un utile netto che supera i 214 milioni di euro (+82,6% rispetto allo stesso periodo del 2011) e un utile lordo che sfiora i 320 milioni (+77,2%). Quest'ultimo in particolare ha potuto beneficiare della buona performance della gestione finanziaria frutto di una politica di asset allocation prudente e orientata al contenimento dei rischi generati dall'attività caratteristica.
In crescita anche l'attività assicurativa a sostegno di export, internazionalizzazione e infrastrutture strategiche per l'economia del paese. Nei primi nove mesi dell'anno sono state assicurati 7,2 miliardi di euro di nuove operazioni, pari ad un incremento del 18,4%. Nello specifico, il 62% dei volumi assicurati riguarda attività di export o di investimento in mercati avanzati (come Norvegia, Israele e Portogallo) e in mercati emergenti, con particolare riferimento a Russia e Brasile - mete ormai tradizionali del Made in Italy - e a nuovi contesti oggi molto dinamici come Messico, Perù, India, Filippine, Corea del Sud e Sudafrica. Il rimanente 38% concerne invece linee di credito destinate a sostenere progetti di internazionalizzazione di imprese italiane o progetti infrastrutturali strategici per l'economia del paese.
La Russia si conferma il principale mercato estero di attività con un'esposizione di 5,1 miliardi di euro, seguita da Gran Bretagna (1,7 miliardi), Arabia Saudita e Qatar (1,6 miliardi), Turchia e Brasile (1,4 miliardi). Il settore preponderante rimane l'oil & gas, che rappresenta il 26% dell'esposizione, seguito da quelli inerenti infrastrutture e costruzioni (19%), metallurgico (9%) e crocieristico (8%).
In base a quest'ultima rilevazione dunque il portafoglio complessivo di operazioni assicurate è risultato pari a 33,8 miliardi di euro, anch'esso in aumento del 4,1% rispetto allo scorso 30 settembre 2011. Tra gli altri dati di bilancio approvati dal cda si segnala: il lieve aumento del patrimonio netto (+2,2%) che ammonta a 5,76 miliardi di euro; il calo del 17,2% dei premi lordi che si fermano a 200,1 milioni e la rilevante crescita degli oneri per sinistri pari a 64,7 milioni (+59%).
In crescita anche l'attività assicurativa a sostegno di export, internazionalizzazione e infrastrutture strategiche per l'economia del paese. Nei primi nove mesi dell'anno sono state assicurati 7,2 miliardi di euro di nuove operazioni, pari ad un incremento del 18,4%. Nello specifico, il 62% dei volumi assicurati riguarda attività di export o di investimento in mercati avanzati (come Norvegia, Israele e Portogallo) e in mercati emergenti, con particolare riferimento a Russia e Brasile - mete ormai tradizionali del Made in Italy - e a nuovi contesti oggi molto dinamici come Messico, Perù, India, Filippine, Corea del Sud e Sudafrica. Il rimanente 38% concerne invece linee di credito destinate a sostenere progetti di internazionalizzazione di imprese italiane o progetti infrastrutturali strategici per l'economia del paese.
La Russia si conferma il principale mercato estero di attività con un'esposizione di 5,1 miliardi di euro, seguita da Gran Bretagna (1,7 miliardi), Arabia Saudita e Qatar (1,6 miliardi), Turchia e Brasile (1,4 miliardi). Il settore preponderante rimane l'oil & gas, che rappresenta il 26% dell'esposizione, seguito da quelli inerenti infrastrutture e costruzioni (19%), metallurgico (9%) e crocieristico (8%).
In base a quest'ultima rilevazione dunque il portafoglio complessivo di operazioni assicurate è risultato pari a 33,8 miliardi di euro, anch'esso in aumento del 4,1% rispetto allo scorso 30 settembre 2011. Tra gli altri dati di bilancio approvati dal cda si segnala: il lieve aumento del patrimonio netto (+2,2%) che ammonta a 5,76 miliardi di euro; il calo del 17,2% dei premi lordi che si fermano a 200,1 milioni e la rilevante crescita degli oneri per sinistri pari a 64,7 milioni (+59%).
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