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Banca Generali presto quotata nel Ftse-mib

L'istituto prevede di superare i target 2013. L'anno scorso utile netto a 129,2 milioni di euro

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Banca Generali ha la prospettiva di entrare nell'indice Ftse-mib", il principale listino italiano che raccoglie i primi 40 titoli per capitalizzazione. È quanto ha detto l'amministratore delegato della private bank del Leone di Trieste, Piermario Motta, nel corso dell'assemblea dei soci, tenutasi oggi a Trieste. L'istituto attualmente è inserito nel Ftse-mid cap, insieme ad altri 59 titoli in ordine di capitalizzazione. Questo trasferimento, ha precisato Motta, "potrebbe stimolare un maggiore interesse da parte dei mercati internazionali" verso la banca che recentemente ha visto aumentare il proprio flottante sul mercato, dopo che Generali è scesa dal 63,5% al 51% del capitale posseduto.

Buone notizie arrivano dai conti presentati da Banca Generali. L'esercizio 2012 "ha dato risultati eccellenti, con gli utili migliori della storia", ha affermato il presidente dell'istituto, Paolo Vagnone: la banca ha chiuso con profitti netti pari a 129,2 milioni, con un incremento del 76% sull'esercizio precedente. I soci saranno retribuiti con un dividendo di 0,90 euro per azione.

C'è ottimismo in casa Generali, anche in vista dei numeri 2013. I primi dati dell'anno in corso vedono Banca Generali chiudere il primo trimestre con una raccolta netta di 620 milioni, la migliore di sempre. Circa 600 milioni sono stati investiti in prodotti gestiti. "L'obiettivo di raccolta a 1,2 miliardi indicato ai mercati - ha spiegato l'ad - sarà superato, puntando a ripetere l'eccellente esercizio scorso, a 1,5-1,6 miliardi". Merito di una raccolta sempre in crescita costante e mai legata a "operazioni straordinarie".

Ma si diceva dei risultati approvati dall'assemblea dei soci. Vagnone ha sottolineato come la raccolta sia merito soprattutto promotori finanziari che sono "ben concentrati sulla fascia alta di clientela. Banca Generali meglio di altri - ha aggiunto - sta sfruttando questo momento: abbiamo 1.453 professionisti, per una raccolta di 1,6 miliardi di euro e 26,2 miliardi di patrimoni, con un rapporto promotori/massa tra i più alti del mercato". Infine un accenno al titolo che galoppa in borsa: dalla fine del 2012 è cresciuto del 79,9%, da 12,91 euro a 15,55.

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