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Generali, un cda senza sorprese

Spunta l’ipotesi di una nomina di Giulio Terzariol al ruolo di direttore generale, ma le discussioni nel board proseguono. Unicredit resta sopra al 5%

Generali, un cda senza sorprese
Il cda di Generali di ieri si è concluso senza grandi sorprese, e il confronto sulla riorganizzazione prosegue. Nel corso della riunione si è fatto cenno alla possibilità di nominare la figura del direttore generale, prevista dallo statuto ma vacante dal 2017, quando lasciò l’incarico Alberto Minali. 

Il nome che circola è quello dell’attuale ceo insurance Giulio Terzariol, ma al momento si tratterebbe solo di ipotesi. Dalla compagnia, interpellata esplicitamente sul tema, arriva un secco “no comment”. 

L’impressione, tuttavia, è che se mai dovesse aprirsi un percorso in tal senso, il tema sarà oggetto di un’apposita procedura in sede di governance. Anche perché in questa fase il cda di Generali cercherà di muoversi con il più ampio consenso possibile, giacché dopo l’operazione che ha portato Mediobanca sotto il controllo di Mps, le contrapposizioni nella governance viste in passato potrebbero essere superate. 

Tra le non sorprese del cda di ieri c’è il fatto che Unicredit ha deciso mantenere un presidio importante, sopra al 5%: il gruppo guidato dal ceo  Andrea Orcel ha preferito finora ridurre di poco la propria presenza % in Generali, dove si era diluito a luglio smontando le posizioni in derivati solo su una parte della quota che gli avevano permesso di votare con il 6,7% all'ultima assemblea a Trieste a favore della lista Caltagirone. Non c'è stata alcuna discesa sotto la soglia rilevante del 5% e nessuna comunicazione obbligatoria è arrivata alla Consob da Piazza Gae Aulenti.


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