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Cattolica, in decisa crescita l’utile netto

Performance da 96 milioni di euro, in rialzo del 163,2% su base annua, per il gruppo assicurativo entrato lo scorso novembre nella galassia di Generali

Cattolica, in decisa crescita l’utile netto
Si è chiuso bene il 2021 di Cattolica Assicurazioni. La società, entrata lo scorso novembre a far parte del gruppo Generali, ha totalizzato lo scorso anno un utile netto di 96 milioni di euro, in miglioramento del 163,2% su base annua. Normalizzato da tutte le operazioni straordinarie, la performance si attesta a 253 milioni di euro e mette a bilancio un incremento del 31,7% rispetto al 2020.

Forte dei risultati ottenuti, il consiglio di amministrazione della società, riunitosi oggi sotto la presidenza di Davide Croff, ha annunciato che proporrà all’assemblea degli azionisti un dividendo di 0,15 euro per azione.

“I risultati che presentiamo oggi confermano il posizionamento di Cattolica tra le principali realtà del settore e certificano la grande qualità del lavoro svolto da management, dipendenti e reti distributive”, ha commentato l’amministratore delegato Carlo Ferraresi (nella foto). 

La raccolta premi complessiva nel 2021, nel dettaglio, è ammontata a 5,2 miliardi di euro, in aumento del 9,8% rispetto all’anno precedente. Bene il ramo danni, che mette a segno una performance da 2,1 miliardi di euro (+1,4%), e bene in particolare il segmento non auto, che cresce del 5,4% e riesce così a compensare il 2,7% fatto segnare dal comparto delle quattro ruote. Il combined ratio si mantiene inoltre su livelli di eccellenza (89,1%), nonostante un peggioramento di 2,3 percentuali legato alla ripresa della frequenza sinistri. 

Performance positiva anche per il ramo vita, con la raccolta premi del settore che mette a segno un balzo del 16,6% e si proietta così a quota tre miliardi di euro. Trainano la performance soprattutto le soluzioni unit linked, che crescono del 152,3% e arrivano a coprire oltre il 50% della nuova produzione.

In calo invece il risultato operativo, che diminuisce del 14,7% e si ferma alla soglia dei 300 milioni di euro: la compagnia, in una nota, specifica tuttavia che il dato risulta comunque “superiore alla guidance”, definita in una forbice compresa fra 265 e 290 milioni di euro.

In concomitanza con la pubblicazione dei risultati, il cda ha reso nota l’uscita dal board di Luigi Migliavacca, consigliere non esecutivo e indipendente. Le dimissioni, come si legge in una nota, sarebbero dettate da “sopraggiunti motivi personali che non consentono di dedicare al ruolo la necessaria disponibilità di tempo”. Il cda, prosegue la nota, “ringrazia Luigi Migliavacca per il lavoro svolto in questi mesi e gli augura le migliori fortune professionali”. Migliavacca, con le sue dimissioni, lascia anche le cariche di vice presidente e membro del Comitato Controllo Rischi e del Comitato Parti Correlate: il cda ha deliberato la nomina di Laura Ciambellotti e Andrea Rossi come membri, rispettivamente, del Comitato Controllo Rischi e del Comitato Parti Correlate.

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