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L’assistenza medica internazionale ai tempi del Covid

A circa un anno dall’esplosione globale della pandemia, Allianz Partners fa il punto su come è stata gestita la sua attività transfrontaliera resa più complessa dal nuovo coronavirus

L’assistenza medica internazionale ai tempi del Covid
Allianz Partners fa il punto sul proprio impegno nell’assistenza medica internazionale in questo anno di emergenza dovuta al Covid-19. La compagnia, in una nota, spiega di aver “interamente riorganizzato la gestione dei casi di assistenza medica”. Tra gli ostacoli affrontati rientrano la cancellazione dei voli commerciali, l’aumento delle regolamentazioni e delle restrizioni di viaggio, i servizi sanitari messi a dura prova e l’obbligo di quarantena per i team di medici.

In queste circostanze straordinarie, Allianz Partners, spiega una nota, con un team formato da oltre 1.000 medici, infermieri e coordinatori, “ha potuto garantire a clienti e pazienti in tutto il mondo, 24 ore su 24, il miglior trattamento, fornendo al contempo supporto fisico e psicologico tempestivo soprattutto durante i difficili periodi di quarantena. Nel corso del 2020, Allianz Partners ha così gestito oltre 350mila casi di assistenza medica”.  

Trovarsi nel mezzo di una pandemia globale è ancora più preoccupante se ci si trova lontani da casa, ricorda la compagnia citando come esempio il caso di un cliente partito con la moglie dall'Italia a inizio marzo 2020 e rimasto bloccato a Cochabamba, in Bolivia. “Positivo al Covid-19, il cliente ha ricevuto le prime cure sul posto da un medico locale, vista anche la considerevole distanza dal centro ospedaliero attrezzato più vicino. Oltre ad aver immediatamente predisposto il rimborso veloce delle spese mediche sostenute, Allianz Partners ha attivato un trasferimento con aereo sanitario da Cochabamba (Bolivia) a San Paolo (Brasile), e da lì il rientro in Italia con scorta medica, attrezzatura di supporto alla respirazione e ambulanza”.

Ogni anno, Allianz Partners organizza oltre 17mila rimpatri medici a livello globale, di cui più di due terzi sono effettuati da compagnie aeree commerciali. “Nel contesto della pandemia da Covid-19 – spiega la compagnia – tutti i trattamenti urgenti sono stati garantiti presso le migliori strutture locali, grazie alla rete di oltre 900mila partner medici globali. Dopo il trattamento e la guarigione, i pazienti possono tornare a casa come normali passeggeri e di conseguenza nel 2020 il trasporto medico con scorta medica sui voli commerciali è diminuito sostanzialmente”.

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