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Cattolica risponde alla Consob

L’autorità aveva scritto al gruppo veronese per chiedere un’integrazione ad alcune documentazioni già diffuse al mercato. Kpmg advisor per l’aumento di capitale

Cattolica risponde alla Consob
Lo scorso 17 giugno la Consob ha scritto a Cattolica una lettera in riferimento al controllo sulla gestione della società e in particolare chiedendo l’integrazione di alcune documentazioni già diffuse. Il gruppo veronese, in una nota diffusa ieri sera, ha risposto nel merito sui punti richiamati dall’autorità. I rilievi riguardano, tra le altre cose, la posizione di solvibilità aggiornata: Cattolica spiega che nel monitoraggio più recente (12 giugno 2020) il solvency ratio di gruppo era del 133%, e quello della capogruppo al 141%. Un altro chiarimento riguarda l’aumento di capitale fino a un massimo di 500 milioni di euro, cifra che “risponde a esigenze di flessibilità” e che “sarà in primis a servizio della capogruppo”, spiega il comunicato.
La Consob ha chiesto inoltre una stima degli impatti sul solvency ratio consolidato: Cattolica spiega che rispetto alla citata stima al 12 giugno, “un intervento patrimoniale di 500 milioni di euro porterebbe il solvency ratio del gruppo Cattolica a circa 172%, ampiamente sopra le soglie del sistema di propensione al rischio e all’interno dell’intervallo di valori obiettivo attesi in sede di presentazione del piano industriale 2018-2020 (160%-180%)”.
Tra le altre cose, l’autorità ha chiesto inoltre indicazioni in merito alle eventuali trattative in corso per la ricerca di potenziali sottoscrittori dell’aumento di capitale, specificando se sono stati sottoscritti eventuali accordi pre-underwriting, e/o sono state ricevute eventuali manifestazioni d’interesse per l’operazione. Su questo punto Cattolica ha riferito che in data 15 maggio ha dato mandato a Kpmg per un supporto, in qualità di advisor finanziario, nelle interlocuzioni con le potenziali controparti eventualmente interessate a proporre possibili soluzioni di mercato, funzionali al buon esito dell’aumento di capitale e a preservare valore per gli azionisti Cattolica. “Qualora il confronto tra advisor e controparti evidenzi la fattibilità di opzioni che saranno opportunamente valutate – spiega la nota del gruppo veronese – l’advisor fornirà il supporto tecnico e negoziale necessario per la realizzazione dell’opzione prescelta, che sarà in ogni caso portata all’attenzione degli organi deliberanti della società. Le ipotesi allo studio sono varie, ma non è allo stato possibile prevedere tempi e modi di una precisa o miglior definizione", conclude Cattolica.

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