Berkshire, altro record di liquidità

L'incertezza economica spinge Berkshire Hathaway a segnare un nuovo record di liquidità. La holding finanziaria di Warren Buffett ha comunicato di aver chiuso il terzo trimestre dell'anno con un tesoretto di 381,7 miliardi di dollari, ben più alto 334,2 miliardi con cui aveva archiviato il 2024. 

Per il 12esimo trimestre consecutivo ha insomma venduto più azioni di quante ne abbia comprate. E per il quinto trimestre consecutivo non ha effettuato alcun tipo di buyback, finendo per rimpinguare una cassaforte di liquidità che chissà come sarà utilizzata in futuro. 

In ogni caso, i conti della società sono andati bene. L'utile operativo, anche grazie alle minori perdite che si sono registrate nel business assicurativo, ha messo a segno una crescita del 34% e si è attestato a circa 13,5 miliardi di dollari. Bene anche l'utile netto che, con un rialzo del 17%, ha toccato quota 30,8 miliardi di dollari. Più contenuto invece l'andamento dei ricavi, fermi al +2%, ben al di sotto del tasso di crescita del pil che si è registrato nello stesso periodo negli Stati Uniti.

Quella appena presentata sarà probabilmente l'ultima trimestrale di Warren Buffett. L'oracolo di Omaha ha infatti annunciato che a fine anno lascerà all'attuale vice presidente Greg Abel l'incarico di ceo della holding per assumere la carica di presidente. E sono in molti a chiedersi quello che potrà fare Abel, un manager notoriamente più pratico di Buffett, con la holding e, soprattutto, con tutta la liquidità che si troverà a ereditare. Qualcuno non esclude che si possa anche arrivare alla decisione di redistribuire un dividendo agli azionisti: se così fosse, sarebbe la prima volta dal 1967.