Cat nat, Iais preoccupato per il protection gap
L’impatto delle catastrofi naturali, secondo l’associazione, potrebbe esporre l’economia mondiale a perdite che potrebbe essere difficile sostenere
Lo Iais si dice molto preoccupato per il protection gap che ancora sussiste a livello globale nell’ambito delle catastrofi naturali. Secondo un recente rapporto dell’associazione, l’impatto di un simile fenomeno potrebbe infatti porre a serio rischio la tenuta finanziaria mondiale, soprattutto per quanto riguarda i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo.
L’associazione evidenzia che il 57% delle perdite economiche che si sono registrate nel 2024 a livello globale risultavano prive di qualsiasi tipo di copertura assicurativa. Un simile scenario, nelle previsioni del rapporto, potrebbe ridurre in futuro l’assicurabilità degli asset legati a prestiti bancari e, di conseguenza, generare un maggior rischio sistemico e una maggiore instabilità finanziaria.
L’accesso a strumenti assicurativi contro le catastrofi naturali risulta ancora particolarmente squilibrato. “Gli indennizzi assicurativi, la riassicurazione e gli schemi governativi possono in alcuni casi contribuire a ridurre gli impatti finanziari, ma la loro disponibilità varia in maniera significativa nelle varie giurisdizioni”, si legge nel rapporto. “Questa difficoltà di accesso – prosegue la ricerca – genera nuove preoccupazioni, soprattutto in uno scenario in cui le catastrofi naturali stanno diventando più frequenti e intense”.
Per questo motivo, il rapporto sottolinea l’importanza di un’azione coordinata a livello globale. “Le evidenze della ricerca mostrano le profonde implicazioni che i gap di protezione assicurativa possono avere su economia, società e sistemi finanziari”, ha commentato Jonathan Dixon, segretario generale dello Iais. “Senza un’azione coordinata a livello globale – ha aggiunto – il protection gap potrebbe evolvere in vulnerabilità sistemiche, capaci di minacciare la stabilità finanziaria delle regioni più esposte al rischio”.
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