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Assicurazione e diversità generazionali

L’utilizzo di più canali informativi e distributivi cambia a seconda che si tratti di Generazione X o Generazione Y. Ma per l’acquisto resta il predominio del canale agenziale

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Gli eventi che hanno segnato l’immaginario collettivo della Generazione X (anno di nascita dal 1965 al 1980) partono dalla crisi economica degli anni Settanta, attraverso il terrorismo e le stragi di mafia in Italia, fino al termine della Guerra fredda e alla caduta del muro di Berlino.  È questa una generazione che ha sviluppato un atteggiamento disincantato e scettico, a volte pessimista in contrasto con le esagerazioni ottimistiche dei padri Baby boomers, a cui imputano la responsabilità dei danni provocati al pianeta e dello sfruttamento delle risorse economiche a fini di breve periodo e di ritorno personale. Sono i primi eredi del debito pubblico ma anche coloro che per primi puntano decisamente all’istruzione e alla competenza per emergere. 

La ricerca Customer Diversity di Iama ha evidenziato un atteggiamento più attento verso il mondo assicurativo che si evidenzia nell’utilizzo di più fornitori per le proprie esigenze di protection, e nella ricerca di informazioni che spazia dagli agenti alla banca a internet. Per l’acquisto, fermo restando il predominio del canale agenziale, la Generazione X è quella che più si affida al canale bancario per la salute (malattia e infortuni) e ai promotori finanziari per la Tcm.

Un netto scatto comportamentale verso il mondo assicurativo si nota nella Generazione Y (anno di nascita dal 1981), una generazione cresciuta prima con videogame, consolle e pc e ora con internet. Riappare l’ottimismo e la vicinanza ai genitori, un certo orientamento al divertimento e al presente, a volte poco approfondimento intellettuale. È anche la generazione dell’inclusione e della condivisione, del valore attribuito al network allargato degli amici che spesso diventa internazionale grazie al mondo della rete.  

Nuovi player a discapito degli agenti


Non stupiscono allora due dati molto interessanti emersi dalla ricerca: per tutte le polizze si evidenzia il ricorso alla propria rete familiare e di amici e a internet per la ricerca di informazioni, per sopperire alla scarsa qualità delle stesse raccolte dai canali distributivi. L’abitudine a informarsi direttamente attraverso l’uso di internet (vedi in primis Wikipedia), alla velocità e brevità, alla sintesi nell’apprendimento, porta sicuramente all’esigenza di comunicare con questa generazione in modo meno tradizionale e più diretto. Riguardo alle polizze acquistate, i dati più significativi si riscontrano per il segmento pensione, risparmio e investimento: innanzitutto la Generazione Y è quella che più ricorre alle banche, alle Poste e ai promotori finanziari rispetto al canale tradizionale.

Dalla ricerca, il trend che si evidenzia è che al diminuire dell’età, si accompagna un ricorso più marcato ai nuovi player di mercato a discapito degli agenti assicurativi. Un altro dato significativo, che mostra una nuova consapevolezza nella Generazione Y, è che tra le motivazioni d’acquisto delle coperture si affacciano problemi di insicurezza del posto di lavoro e crisi economica che sono completamente assenti nelle generazioni precedenti.



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