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Nasce l'Osservatorio Insurance 2.0

MEDI - l'Osservatorio europeo sulla distribuzione assicurativa - e Macros Consulting danno vita, in collaborazione con Insurance Connect, a un think tank che avrà il compito di osservare i Social Media dal lato delle compagnie e della distribuzione, per segnalare i nuovi trends, le best practice e le eventuali novità per tutta l'industria assicurativa

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Social Media: nuovi modi di comunicare
Come avviene lo scambio informativo nei network dei Social Media? Attraverso il Web 2.0 ci siamo abituati a un altro tipo di linguaggio, fortemente polarizzato ed essenzialmente binario. Il linguaggio della scelta e del bivio obbligato: zero/uno, yes/no, I like/I don't like. Insieme al linguaggio, cambia però anche la percezione dello scorrere del tempo. Tutto nel mondo social" è declinato al presente. Luoghi, eventi, interessi, desideri, sono tutti legati al gesto del "cliccare", del premere un'icona che apre la pagina richiesta, come in un sistema di scatole cinesi virtuali, in un continuo rinvio potenzialmente senza fine. È l'essenza di un nuovo paradigma della comunicazione. Come si sta muovendo l'industria assicurativa?

Assicurazioni e Social Media: la nuova clientela 2.0
Proprio grazie alla pervasività e alla diffusione delle piattaforme online di comunicazione, il nuovo consumatore 2.0 diventa più autonomo e più critico nei confronti dell'offerta assicurativa. Sempre più informato e documentato su ciò che riguarda l'acquisto di prodotti e servizi assicurativi, il cliente "social" è ormai lontano da una logica di pura fedeltà alla compagnia. Rispetto ai comportamenti di routine che contraddistinguevano il cliente "old style" - tradizionalmente legato all'agenzia (o alla compagnia) da un rapporto di carattere ereditario - il nuovo consumatore dell'era di Facebook porta a termine i suoi acquisti solo dopo un'attenta disamina delle offerte presenti sul mercato, con una particolare attenzione al canale distributivo interessato.

I Social Media come leva di successo nel business assicurativo
Ciononostante, dal punto di vista della gestione del business assicurativo, per far sì che l'investimento di risorse in queste piattaforme virtuali sia protetto dagli inevitabili rischi che ciò comporta, occorre da parte degli attori dell'industria assicurativa rispettare alcune semplici regole. Ecco alcuni consigli utili: servono risorse professionali adeguate, una struttura aziendale predisposta a interagire con gli utenti in modo continuativo e una realtà efficiente dotata di strumenti idonei che riesca a comprendere vantaggi e svantaggi che ne derivano. Indispensabile è inoltre tenere presente l'oggetto dell'offerta assicurativa in relazione al canale interessato: prodotti e servizi specifici dal lato delle compagnie, la gestione della relazione con il cliente per quanto riguarda le Agenzie. L'obiettivo comune rimane comunque sempre quello di calibrare al meglio la propria presenza sulla piattaforma 2.0.

Nasce l'"Osservatorio Insurance 2.0"
Grazie alla velocità dell'interazione che si esprime sul Web 2.0, le (spesso incolmabili) distanze tra gli attori della filiera produttiva potrebbero finalmente trovare uno strumento in grado di accorciarle in maniera significativa. I Social Media come strumento per riavvicinare compagnie, reti di distribuzione e consumatori, non solo in termini di distanza kilometrica, ma anche, e soprattutto, per ciò che concerne la fedeltà ai valori e all'offerta veicolati dall'industria assicurativa. Per questo MEDI - l'Osservatorio europeo sulla distribuzione assicurativa - e Macros Consulting, hanno deciso di dare vita allo "Osservatorio Insurance 2.0", un think tank che, in collaborazione con Insurance Connect, avrà il compito di osservare i Social Media dal lato delle compagnie e della distribuzione, segnalando i nuovi trends e le eventuali novità per tutta l'industria assicurativa. Uno strumento in grado di aprire una finestra sul mondo 2.0, a tutto vantaggio delle agenzie e delle compagnie che sapranno cogliere da questo nuovo spazio comunicativo e relazionale una grande opportunità per il successo della propria attività e per la qualità della propria offerta assicurativa.


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