Ue, marcia indietro sulle commissioni
Nella bozza europea, parziale ritirata dal potenziale divieto generale sugli incentivi caldeggiato dalla responsabile dei servizi finanziari Mairead McGuinness
Nella bozza della nuova direttiva europea sul value for money, che la Commissione Europea pubblicherà il 24 maggio prossimo, è stata inserita, secondo un’anticipazione di Reuters, la proposta di vietare incentivi o commissioni sulla vendita di prodotti senza consulenza, in parziale ritirata dal potenziale divieto generale sugli incentivi caldeggiato dalla responsabile dei servizi finanziari dell’Unione Europea, Mairead McGuinness.
Il Parlamento Europeo e gli Stati membri avranno comunque l’ultima parola sul progetto, e si sa come in seno alle istituzioni europee ci sia da tempo un dibattito tra chi vorrebbe un divieto totale delle commissioni e chi, invece, ritiene che, soprattutto in certi paesi (come l’Italia), il mercato non sia preparato a una modifica così profonda della remunerazione degli intermediari.
Più in generale, la bozza della direttiva sulla retail investment strategy, conosciuta anche come value for money, introdurrà ulteriori modifiche per costruire un mercato dei capitali più autonomo dopo la Brexit, segnando un cambiamento importante nella regolamentazione di alcuni prodotti di investimento al dettaglio che incorporano costi ritenuti "ingiustificatamente elevati" e che "non offrono valore agli investitori", come si legge nella bozza.
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