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Cyber Risk, 97 attacchi a strutture sanitarie

Mai dal 2011, secondo l’ultimo rapporto del Clusit, il settore era stato così messo nel mirino

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Nei primi sei mesi del 2019 si sono registrati a livello globale 97 cyber attack a strutture sanitarie. Il dato segna un incremento del 31% su base annua e soprattutto, secondo l’ultimo rapporto del Clusit, costituisce il livello più alto dal 2011: mai da allora, ossia da quando viene pubblicato il rapporto, si era registrato un numero così elevato di attacchi a strutture sanitarie.
Presentato stamattina a Verona in occasione del convegno Security Summit, il rapporto fotografa una situazione di sostanziale stallo a livello globale. Nel semestre si sono contati complessivamente 757 attacchi di grave entità a livello globale, in leggera crescita (+1,3%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il cyber-crime, ossia gli attacchi compiuti per estorcere denaro, si confermano la principale fonte di preoccupazione: rappresentano infatti ben l’85% degli attacchi compiuti a livello globale, con numeri in crescita. Stabili invece gli attacchi riferibili ad attività di spionaggio cyber e information warfare.
I malware, invece, restano la tipologia di attacco più diffusa, intestandosi il 41% del totale (+5,1%). Le cosiddette tecniche sconosciute si confermano saldamente al secondo posto, nonostante il registrato calo del 23,8% su base annua. 

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