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Truffa, 42 fermi a Palermo

L'organizzazione, secondo l'inchiesta, fratturava deliberatamente gambe e braccia per chiedere indennizzi non dovuti alle assicurazioni

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Ossa rotte per truffare le assicurazioni. Le vittime erano reclutate fra i più disperati: 300 euro per una gamba, 400 per un braccio. E poi colpi di spranga, dischi di ghisa, blocchi di cemento e anestetici di scarsa qualità Tutto quello che serviva per presentare, con l’ausilio di professionisti compiacenti, un referto medico e chiedere un indennizzo alle compagnie assicurative. Lavorano così due bande criminali di Palermo scoperte nei giorni scorsi dai militari della Polizia e della Guardia di Finanza, nel corso delle operazioni Contra Fides e Tantalo bis: le forze dell’ordine hanno disposto 42 fermi e posto complessivamente sotto indagine 250 persone.
L’inchiesta è il secondo capitolo dell’operazione che lo scorso agosto aveva portato all’arresto di undici persone. “Le indagini sono subito proseguite e, con grande sensibilità, gli operatori della Polizia sono riusciti anche a convincere le cosiddette vittime dei falsi incidenti a parlare, così sono arrivate altre preziose indicazioni”, afferma il capo della squadra mobile Rodolfo Ruperti. Nel corso delle intercettazioni sono emerse circa sessanta mutilazioni. In un caso le lesioni sarebbero addirittura sfociate nella morte della vittima, rivenuto senza vita lungo una strada di Palermo: inizialmente il decesso era stato associato a un incidente stradale.

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