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Ania, nel 2018 raccolta oltre i 135 miliardi di euro

Le imprese che operano in Italia hanno incrementato i premi del 3,2% rispetto al 2017. Bene sia il ramo danni, sia quello vita

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Nel 2018, la raccolta premi delle imprese assicurative italiane ha superato i 135 miliardi di euro, segnando un incremento del 3,2% rispetto all'anno precedente. Lo ha comunicato Ania nell'analisi dei suoi dati preliminari. 
La crescita si deve sia al ramo vita sia a quello danni, che finalmente procede a un buon ritmo (+2,3%) insieme al +3,5% del settore vita. L'incidenza dei premi totali sul prodotto interno lordo cresce lievemente rispetto al 2017, attestandosi al 7,7%. 

Il settore risparmio si conferma centrale nelle polizze vita che continuano a rappresentare una delle forme più importanti d'impiego, pari a circa il 16% dello stock di attività finanziarie delle famiglie italiane, in crescita dal 15,4% del 2017. 

Numeri negativi, invece, sia per le rappresentanze di imprese europee che operano in Italia in regime di stabilimento, sia per quelle in libera prestazione di servizi (Lps). Le prime hanno registrato nel 2018 una contrazione dei premi pari al 4,6%, dove alla crescita nel settore danni (+4,4%) ha corrisposto un calo del 13,6% di quello vita. Le imprese in Lps hanno contabilizzato, secondo dati Ivass, circa 9 miliardi, registrando una contrazione di quasi il 30% rispetto al 2017. 

Considerando le sole imprese nazionali e le rappresentanze extra europee, nel 2018 la raccolta premi nei rami vita è stata di poco superiore a 102 miliardi, in ripresa del 3,5% dopo le contrazioni registrate nel 2017 (-3,6%) e nel 2016 (-11%). Il volume dei premi torna al di sopra dei 100 miliardi, soglia superata già nel 2014, 2015 e 2016. Il ramo I (+5,4%) rappresenta circa il 65% del totale premi del settore. In controtendenza, invece, l’andamento dei premi del ramo III che registra un calo del 4,5% rispetto al 2017, toccando i 30 miliardi. I prodotti multiramo rappresentano un terzo del totale dei premi a 31,3 miliardi e sono aumentati nel 2018 del 12,1%.  L’incidenza della raccolta vita sul Pil è in lieve aumento, pari al 5,8% dal 5,7% del 2017.  

Per quanto riguarda il ramo danni, nel 2018 la raccolta premi delle imprese nazionali ed extra-europee è stata pari a 33,1 miliardi in aumento del 2,3% rispetto al 2017. Il settore conferma la crescita già avviata lo scorso anno quando i premi erano aumentati dell’1,2%, dopo cinque anni consecutivi di calo.  Nel comparto auto, si è registrata per la prima volta dopo sei anni una sostanziale stazionarietà (+0,1%) dei premi nel ramo Rc auto e veicoli marittimi e una crescita del 5,9% nei corpi veicoli terrestri. L’Ania fa notare che dal 2012 al 2018 i premi medi Rc auto sono diminuiti del 25%. Gli altri rami danni, sotto la spinta dell’offerta di nuovi prodotti da parte delle imprese, crescono del 3,5%. Si sviluppano sopra la media i rami credito (+7,5%), malattia (+7,4%), assistenza (+6,3%), tutela legale (+5,1%), altri danni ai beni (+5%) e cauzione (+3,8%). Sotto la media o negativi: Rc generale (+3,3%), incendio e altri elementi naturali (+2,8%), perdite pecuniarie (+1,6%), infortuni (+0,3%) e trasporti (-4,6%). Infine, nel 2018, l’incidenza della raccolta danni sul prodotto Interno lordo è pari all’1,9%, in linea con l’anno precedente.

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