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Ania, raccolta 2017 oltre i 130 miliardi di euro

Secondo i dati preliminari, il totale dei premi risulta in calo del 2,4%. Ancora in contrazione l'Rc auto

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Nel 2017 la raccolta complessiva dei premi delle imprese di assicurazione nazionali e delle rappresentanze per l'Italia di imprese extra europee ha sfiorato i 131 miliardi di euro con un calo del 2,4% rispetto al 2016.
I dati, ancora preliminari, sono stati forniti da Ania sulla base delle comunicazioni delle singole imprese. 

Nonostante il calo, da attribuire a una contrazione del settore vita (-3,6%) solo parzialmente controbilanciata dall'aumento dei premi danni (+1,2%), anche quest'anno la raccolta complessiva ha superato la soglia dei 130 miliardi. Per il sesto anno consecutivo, inoltre, si è registrato il calo del settore Rc auto (-2,2%). 

Le imprese europee in regime di stabilimento hanno registrato nel 2017 una raccolta pari a 8,9 miliardi di euro, con una variazione positiva dello 0,7%, incidendo per circa il 6% della raccolta premi totale. 
Le imprese operanti in libera prestazione di servizi hanno contabilizzato quasi 13 miliardi di premi registrando una diminuzione dell'1,4% rispetto al 2016. Tali imprese, precisa Ania, esercitano esclusivamente nel ramo III, polizze linked, e rappresentano circa l'8% della raccolta premi totale. 

L'incidenza globale dei premi sul Pil è pari al 7,6%. Bene il settore del risparmio, con un ruolo centrale delle polizze vita, che valgono il 16% dello stock di attività finanziarie delle famiglie italiane, in aumento da circa il 15% dal 2016.

Considerando le sole imprese nazionali e le rappresentanze extra europee, nel 2017 la raccolta premi nei rami vita è stata pari a 98,6 miliardi: un dato che scende per la prima volta dopo tre anni di raccolta superiore ai 100 miliardi.  
La raccolta nei rami danni è aumentata a 32,3 miliardi e torna a crescere dopo cinque anni consecutivi di calo, sebbene ancora sotto i 36,4 miliardi del 2011. In questo contesto, il ramo danni non auto è cresciuto del 3,2%.

Secondo la presidente dell'Ania, Maria Bianca Farina, che ha commentato in una nota, "si tratta di risultati che dimostrano la vitalità del settore assicurativo che conferma la sua centralità in tema di risparmio e protezione delle persone, delle famiglie e delle imprese. Nella situazione attuale italiana, caratterizzata da un'economia in ripresa e da un contesto socio-economico ancora fragile, le assicurazioni possono contribuire sempre di più alla sostenibilità dello sviluppo economico e alla coesione sociale".

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