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Solvency II, l'Ivass chiede più impegno sull'Orsa

L'Autorità invita le compagnie a un rafforzamento complessivo delle analisi che costituiscono lo strumento di governo

Watermark 16 9
Ivass ha pubblicato una lettera al mercato in cui fa il punto sul comportamento delle imprese in merito alla reportistica Orsa, cioè il principale processo di valutazione interna del rischio e della solvibilità previsto da Solvency II
In estrema sintesi, dall'analisi delle relazioni che riceve l'Ivass dalle compagnie, si evince una "maggiore accuratezza metodologica" delle imprese nel processo Orsa ma contemporaneamente l'Autorità chiede "un rafforzamento complessivo delle analisi" che, nella logica di Solvency II, "costituiscono uno strumento imprescindibile di governo d’impresa". 

In generale, il mercato si divide in due grandi insiemi: le compagnie grandi (e i gruppi), che applicano generalmente un proprio modello interno per il calcolo dell'Scr, e quelle medie e piccole che si affidano alla formula standard. 
Le prime, seppur con margini di perfezionamento, riescono meglio delle seconde a entrare nel dettaglio delle misure di mitigazione dei rischi: "in alcuni casi – scrive Ivass – sono stati rafforzati i presidi di controllo, nonché predisposti e sviluppati contingency plan" che includono "aspetti di business continuity". 
Chi applica la standard formula, invece, ha più difficoltà a rappresentare a Ivass "l’effettiva adeguatezza" dei propri processi e delle calibrazioni usate per interpretare il proprio profilo di rischio. 

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