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Educazione finanziaria fuori dal Salva risparmio

Giovedì 2 febbraio arriva al Senato il decreto senza le norme sui progetti di alfabetizzazione economica: mancano le coperture

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Comincia oggi alla commissione Finanze del Senato il voto su tutti gli emendamenti accolti nel cosiddetto decreto Salva risparmio. L’iter durerà tre giorni e giovedì il dl sarà in aula. Mancherà però l’emendamento che proponeva di introdurre le misure per l’educazione finanziaria nel decreto, dopo che alla fine della settimana scorsa la proposta era stata bocciata a maggioranza dalla commissione Bilancio per mancanza della relazione tecnica che illustra le coperture. 

L’emendamento serviva a riunire le iniziative legislative, una su tutte quella a firma di Maurizio Bernardo, presidente della commissione Finanze della Camera, in un unico testo. Secondo Bernando, la bocciatura è un autogol per il Governo, mentre per Claudia Segre, presidente di Global Thinking Foundation, e tra i membri della consulta per la legge sull’educazione finanziaria, la decisione rappresenta "una scelta incoerente, miope e penalizzante per l’unico Paese che in ambito G20 non ha un piano di sviluppo e diffusione di alfabetizzazione finanziaria". 

Il costo della legge sull’educazione finanziaria si aggirerebbe intorno al miliardo di euro e, secondo le intenzioni, doveva far parte del decreto Salva risparmio che ne destina circa 20 per tutelare gli obbligazionisti delle banche in liquidazione.

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