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Direct Line/ Ooss, una nuova fumata nera

Ieri, alla presenza dell’Ania, si è tenuto un nuovo incontro tra impresa e sindacati

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Resta ancora irrisolto il nodo legato al destino dei lavoratori di Direct Line dichiarati in esubero. Ieri a Milano le rappresentante sindacali (segreterie nazionali e Rsa) hanno incontrato, alla presenza dell’Ania, i rappresentanti della compagnia, per riavviare il confronto sulla vertenza occupazionale in atto. In una nota congiunta, le OoSs hanno ribadito “l’esigenza di addivenire a un accordo in grado di scongiurare i licenziamenti collettivi e di individuare una serie di misure e soluzioni sostenibili per favorire il rilancio industriale dell’azienda”. Nel corso della discussione si è registrata una comune volontà delle parti di raggiungere un’intesa, anche se, allo stato attuale, continuano a esserci delle divergenze sulle misure da adottare in termini di organizzazione del lavoro. “Tali divergenze – precisa la nota – sono dovute da una parte alla mancanza di numeri certi relativi all’incentivazione all’esodo, che si potranno concretizzare solo dopo la formalizzazione delle risoluzioni consensuali, dall’altra alla mancanza di chiarezza sulle prospettive di rilancio industriale dell’impresa”.
È stato fissato un nuovo incontro, con la proprietà spagnola (gruppo Mapfre) per fine settembre, durante il quale si parlerà delle future prospettive industriali e occupazionali, cui seguirà un incontro finale con Direct Line alla presenza dell’Ania, per arrivare a un’intesa complessiva.

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