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La compliance che pesa sulle aziende

In un report, Oliver Wyman spiega come negli ultimi anni le complessità crescenti stiano costando caro alle istituzioni finanziarie

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Le complessità crescenti stanno mettendo in difficoltà le istituzioni finanziarie a livello globale. Banche, assicurazioni, fondi pensioni devono affrontare complessità sempre maggiori derivanti dalla regolamentazione, dall'interazione multicanale con i clienti, dalla frammentazione dei sistemi informativi, dalla proliferazione dei prodotti e dalla diversificazione geografica. 
"La complessità - spiega Giovanni Viani, partner di Oliver Wyman e responsabile del mercato del sud-est dell'Europa - non è eliminabile per intero. Le banche e le società di assicurazione saranno sempre più un business complessi, fortemente regolati, con molti clienti, prodotti e canali d'interazione". 



Delle sfide che propone oggi la complessità ne parla un report della società di consulenza Oliver Wyman, dal titolo "State of the financial services industry"
Lo studio sottolinea come le complessità, oltre a inflazionare i costi operativi, creino opacità e indeboliscano il processo decisionale, con il risultato di ridurre l'efficacia dell'azione manageriale. Guardando ai numeri, una percentuale tra il 2,5% e il 3,5% dei costi è originato dalla necessità di gestire le nuove direttive regolamentari: una cifra compresa fra 0,7 e 1,5 miliardi di dollari all'anno per i prossimi due o tre anni.

 Gli assicuratori, per esempio, si trovano ad affrontare nuove regolamentazioni che insistono sul capitale, la governance e la distribuzione. Il report cita, ovviamente, Solvency II che, sebbene sia ormai alle porte, conserva alcuni aspetti di incertezza in continua evoluzione.


Un'altra attività sempre più complessa è quella di m&a, fusioni e acquisizioni. La complessità dei sistemi informativi è cresciuta: nel corso degli ultimi 15 anni il numero di operazioni di m&a nell'industria dei servizi finanziari è stato superiore rispetto a qualsiasi altro settore. Pensiamo ai casi recenti italiani di Unipol o l'acquisto di Direct Line, di Fata, del marchio Milano Assicurazioni e delle agenzie. 


Oliver Wyman, per far fronte alle complessità crescenti, raccomanda cinque iniziative per ridurre i costi della complessità e conservarne i benefici: "misurare la complessità, diffondendo nell'organizzazione la consapevolezza del costo che ne deriva; estendere l'utilizzo di analisi statistiche e processi decisionali analitici per prendere decisioni inerenti a trade off sempre più complessi, sfruttando appieno la ricchezza di informazioni che sono disponibili nelle basi dati interne e sui social media; automatizzare o standardizzare tutti i processi chiave; rivedere sistematicamente i processi decisionali, spostando il punto di decisione verso chi ha le informazioni migliori".

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