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La ripresa parte dall'export

Secondo le stime di Euler Hermes, le esportazioni italiane aumenteranno dell'1,6% nel 2014 e del 2% nel 2015

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Quindici miliardi di euro di export addizionale per il made in Italy, attesi nel 2015. Questa la stima dell'International trade observatory di Euler Hermes (gruppo Allianz) che, sulla base dei principali indicatori economici in contrazione, valuta l'export come il pilastro da cui ripartire (+1,6%, nel 2014 e +2%, nel 2015).
Con una piattaforma di beni e servizi altamente diversificata, nel 2015, l'export italiano si appresta ad agganciare una domanda addizionale di prodotti made in Italy proveniente, per due terzi, dai Paesi extra Ue e sostenuta dall'indebolimento dell'euro nei confronti del dollaro.
A beneficiarne saranno principalmente la meccanica (l'export dei macchinari tessili è atteso in crescita del 12%, quello dei macchinari agricoli del 7,5%), la chimica (nel settore della plastica si stima una crescita del 6%) e il tessile (atteso un aumento del 6% dell'export).
Tra i prodotti, con ottime performance sui mercati internazionali, si segnala il vino, che, nel 2015, dovrebbe raggiungere i 6 miliardi di fatturato export (+11% rispetto al 2014).

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