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Ania, le norme devono andare a vantaggio dei consumatori

Il presidente Minucci contro le interpretazioni dell’Isvap ribadite ieri in Senato da Giannini

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Le interpretazioni dell'istituto di vigilanza sono foriere di effetti negativi per i consumatori, in termini di aumento dei prezzi della Rc auto". La pensa così Aldo Minucci - presidente dell'Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici - e in risposta alle parole del Commissario straordinario dell'Isvap Giancarlo Giannini, ascoltato ieri in Senato, mette nero su bianco, punto per punto, il suo disaccordo. In primis il Decreto Liberalizzazioni non impone alle imprese di offrire polizze con scatole nere, invece l'Isvap nel recepirlo "introduce questo obbligo disinteressandosi dei costi aggiuntivi necessari per costruire l'offerta di questi prodotti" con il possibile verificarsi di un aumento dei prezzi praticati dalle compagnie.

Ancora, la norma prevede che la riduzione automatica del premio, in assenza di sinistri, sia indicata obbligatoriamente nel contratto. Contrariamente a quanto sostiene Isvap, secondo Ania, l'interpretazione corretta vuole che la riduzione automatica operi sul premio della tariffa applicata al momento del rinnovo contrattuale, non rispetto al premio pagato nell'anno precedente. Altrimenti, fa notare Minucci, "la mutualità sarebbe completamente alterata" dal momento che "al limitato numero di assicurati che provocano sinistri verrebbero addossati non solo gli aumenti tariffari conseguenti alla loro responsabilità, ma anche quelli derivanti dagli sconti concessi a tutti gli altri".

Terzo punto dolente, la disposizione che prevede l'obbligo di informare il cliente su almeno tre preventivi personalizzati, rilasciati da imprese appartenenti a gruppi differenti. Nell'ormai noto Regolamento 49, in pubblica consultazione dallo scorso 10 luglio, è scritto che "l'avvenuta consegna deve risultare da apposita dichiarazione sottoscritta dal cliente prima della stipula o del rinnovo del contratto" e che l'intermediario deve conservare copia della documentazione cartacea fornita. Questa procedura per Ania si traduce in "un'inutile e costosa complicazione" senza raggiungere l'obiettivo di un'informativa "corretta, trasparente ed esaustiva sulle offerte presenti sul mercato". Molto più corretto sarebbe informare il cliente su tutte le offerte disponibili utilizzando in modo automatico il Tuopreventivatore Isvap, predisposto dal Ministero dello Sviluppo Economico e dallo stesso Istituto di vigilanza.

Infine, se la relazione illustrativa del Regolamento, non offriva un'analisi costi-benefici del provvedimento, a farla ci ha pensato Ania, sostenendo che il sistema così come è stato delineato determinerebbe un aggravio di costi per gli intermediari di quasi 400 milioni di euro all'anno, pari al 17% del totale dei ricavi degli agenti nel ramo e al 2,4% dei premi pagati dagli assicurati.

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