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Forum Assicurazioni 2012, analisi e prospettive

L’appuntamento annuale di Business International ha visto la partecipazione dei principali esponenti del settore per un confronto diretto sui temi chiave del momento

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Un dibattito a tutto campo, un confronto diretto - e soprattutto in tema di Rc auto, acceso e incalzante - un'occasione per fare il punto sulle criticità del settore non solo sciorinando cifre e grafici, ma sforzandosi di indicare proposte e soluzioni. La settima edizione del Forum delle Assicurazioni, organizzato ieri a Milano da Business International, ha visto la partecipazione di esponenti istituzionali, a cominciare dal neoeletto direttore generale di Ania Dario Focarelli, management delle imprese, esperti e consulenti legati al business assicurativo.
Cinque le sessioni di dibattito - moderate dal chairman Paolo Marano, professore di Diritto delle assicurazioni all'università Cattolica di Milano - per affrontare i temi cruciali e le dinamiche evolutive (o involutive) che interessano il settore. Dopo l'overview complessiva sull'andamento del settore da parte di Focarelli, il primo focus è stato dedicato all'Europa e alle prospettive di investimento delle imprese assicuratrici nell'attuale scenario economico internazionale. Ne hanno discusso Francesco La Gioia, ad di Helvetia Italia; Paolo Panarelli, direttore generale di Consap; Carlo Barbera, direttore bancassicurazione di Cattolica Assicurazioni.

A seguire, non poteva mancare un approfondimento dedicato alla questione chiave del momento, ovvero l'Rc auto con il suo corollario di decreti e regolamenti, obiettivi raggiunti e occasioni perse a seguito del proliferare legislativo che ha interessato la materia nell'ultimo periodo. Dal controverso approccio alla scatola nera alla dematerializzazione dei contrassegni, dalle lesioni lievi al bonus-malus, passando per l'ormai famigerata agenzia antifrode" e la banca dati sinistri si sono confrontati con la platea: Roberto Laganà, direttore generale di Carige Assicurazioni; Claudio Demozzi, presidente nazionale Sna e Ferdinando Arduini, responsabile sviluppo servizi assicurativi di Viasat (main sponsor dell'evento). E se l'Rc auto catalizza sempre l'attenzione per le novità che la riguardano, il settore Vita genera interesse per la necessità di trovare efficaci strategie di ripresa. Proprio sulle direttrici su cui puntare per far ripartire una raccolta che ha visto un calo in doppia cifra lo scorso anno, si sono concentrati i tre relatori del panel Enzo Furfaro, market manager di Skandia Vita, Claudio Raimondi, responsabile sviluppo prodotti ed attuariato di Poste Vita e Biagio Massi, ad di Cba Vita.

Nel pomeriggio invece la discussione ha riguardato la distribuzione assicurativa con particolare riferimento all'attuale diversificazione e incremento della multicanalità. Emanuele Marsiglia, direttore generale di Bancassurance Popolari; Roberto Anesin, vicedirettore generale di April Italia e Bruno Patroncini, direttore commerciale di Genworth Financial hanno affrontato le nuove prospettive in tema di bancassicurazione, soluzioni IT e integrazione tra modelli tradizionali e strumenti web.
Infine, l'ultima sessione ha visto il confronto tra imprese assicurative e risk manager, incarnate rispettivamente da Davide Gilli, direttore commerciale di XL Insurance e Alessandro De Felice, group risk manager di Prysmian e consigliere Anra. Tra esigenze di mappatura e copertura di rischi, differenziazione del problema tra grandi gruppi multinazionali e Pmi, e capacità del mercato di rispondere alle istanze ed essere partner delle aziende, è emersa una comune preoccupazione, quella della scarsa diffusione della "cultura del rischio" nel nostro paese.

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