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Ivass, comparatori nel mirino

L'Autorità ha pubblicato i risultati della sua indagine sui siti comparativi nel mercato assicurativo italiano

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L'Ivass ha pubblicato i risultati della Indagine sui siti comparativi nel mercato assicurativo italiano, realizzata per verificare il livello di correttezza e trasparenza delle informazioni e delle quotazioni sulle polizze Rc auto fornite dai cosiddetti aggregator. Realizzata nel corso del 2013 analizzando sei diversi siti attivi sul mercato italiano, l'indagine ha fatto emergere "diversi profili di criticità per i consumatori", primo tra tutti il fatto che "i siti comparano solo (o prevalentemente) i prodotti di poche imprese con cui hanno concluso accordi e da cui percepiscono provvigioni in relazione a ciascun contratto stipulato attraverso di essi". Oltre a ciò, l'Ivass evidenzia che il numero delle compagnie pubblicizzate è in genere superiore a quello delle imprese effettivamente confrontate, e che la comparazione è basata esclusivamente sul prezzo e non tiene conto "delle diverse caratteristiche dei prodotti in termini di massimali, franchigie, rivalse ed esclusioni". Ciò comporta il confronto di prodotti "disomogenei e non sempre adeguati alle esigenze assicurative dei consumatori, rischio amplificato dalla diffusa pratica dell'abbinamento automatico di coperture accessorie non richieste dall'utente". Infine, l'Istituto osserva che i siti oggetto dell'indagine "fanno largo uso di messaggi pubblicitari formulati in modo da ingenerare nei consumatori il convincimento di poter ottenere notevoli risparmi" ('fino a 500 euro') e di acquistare il 'miglior prodotto' o di rivolgersi alla 'migliore impresa', sebbene "non indicano i criteri di valutazione dei prodotti e delle imprese né le basi di calcolo del risparmio promesso".

Cinque consigli per i consumatori

L'Ivass, in una nota, dice di essere "intervenuto sugli intermediari assicurativi che gestiscono i siti comparativi oggetto della indagine chiedendo di adottare specifiche misure correttive entro il 31 gennaio 2015 (Indagine sui siti comparativi - Risultanze e conseguenti interventi di vigilanza)".
Già da ora, tuttavia, l'Istituto offre a tutti i consumatori cinque consigli chiave "per dare il giusto peso alle comparazioni". Per prima cosa l'Ivass ricorda che i comparatori prendono in considerazione solo i prodotti di poche imprese, il cui numero "è di molto inferiore al numero complessivo delle imprese, 68, che operano nel ramo Rc auto". L'unico sito non commerciale che oggi compara tutte le imprese è quello pubblico, gestito proprio dall'Ivass assieme al ministero dello Sviluppo Economico (www.tuopreventivatore.it).
L'autorità, inoltre, precisa ai consumatori che la polizza più economica può non essere la più adeguata alle proprie esigenze assicurative: "risultano comparati prodotti con clausole diverse come, ad esempio, la cosiddetta guida esclusiva (che limita la guida a un solo conducente) o la cosiddetta guida libera (che non ha questa limitazione). Occorre valutare attentamente - avverte l'Ivass - se le polizze presentate dal sito sono adatte alle proprie esigenze". Infine, l'Istituto di vigilanza mette in guardia circa la pratica diffusa dai siti di abbinare alla garanzia Rc auto coperture accessorie non richieste dal consumatore, "costringendolo a deselezionarle in un momento successivo. Ciò può essere motivato dal fatto che le imprese di assicurazione partner in genere riconoscono ai siti, in caso di abbinamento, ulteriori provvigioni".

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