Cat nat, il modello francese alla prova
In due anni, sostiene l'associazione dei consumatori Ufc-Que Choisir, gli assicurati hanno visto quasi raddoppiare il sovrapprezzo della polizza abitazione destinato alle calamità naturali
Il contributo relativo all'alimentazione del sistema di protezione dalle catastrofi naturali (CatNat) in Francia è sempre più caro: il peggioramento delle condizioni climatiche sta mettendo a dura prova il modello pubblico-privato francese, per lungo tempo preso come esempio da altri sistemi nazionali.
In particolare, l'associazione dei consumatori Ufc-Que Choisir ha pubblicato un'indagine che evidenzia come gli eventi climatici sono costati alle compagnie assicurative francesi cinque miliardi di euro nel 2024, cosa che fa dell'anno scorso uno degli anni più costosi dalla creazione del programma di protezione dalle calamità naturali, nel 1982. Solo nell'assicurazione sulla casa, sono stati risarciti più di quattro milioni di sinistri.
In due anni, gli assicurati hanno visto quasi raddoppiare il sovrapprezzo della polizza abitazione destinato alle calamità naturali: da 25 euro del 2023 a 42 per l'anno in corso. Nello stesso periodo, la franchigia per i danni da siccità è quadruplicata, con gli assicurati che ora devono pagare fino a 1.520 rispetto ai 380 precedenti. L'associazione segnala inoltre "coperture potenzialmente ridotte" e "clausole di esclusione sempre più frequenti, spesso vaghe", che privano gli assicurati del risarcimento "nonostante danni evidenti".
Secondo l'Ufc-Que Choisir, "il sistema è sotto pressione e occorre una riforma urgente del modello assicurativo", giacché "il cambiamento climatico sta facendo schizzare alle stelle i premi e sta minacciando l'assicurabilità di alcune aree".
Lo schema CatNat è finanziato da un supplemento che è passato in un anno dal 12% al 20% sulle polizze casa: il 98% delle residenze principali in Francia è coperta da una polizza di assicurazione multirischio, che include la copertura cat nat. "Tutto questo senza alcun miglioramento della copertura o maggiore trasparenza per gli assicurati", denuncia l'associazione Ufc-Que Choisir.
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