Clima, la sfida principale per l'Europa
L'Agenzia europea dell'ambiente ha stimato perdite economiche medie annue pari a 44,5 miliardi di euro tra il 2020 e il 2023, cioè 2,5 volte superiori rispetto al periodo 2010-2019
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Tra il 2020 e il 2023, le condizioni meteorologiche estreme e i cambiamenti climatici hanno causato in Europa più danni finanziari che nell'intero decennio precedente, cioè dal 2010 al 2019. Lo evidenzia l'Agenzia europea dell'ambiente (Aea), che ha pubblicato oggi, 30 settembre, l'annuale report sullo stato dell'ambiente in Europa, secondo la situazione "non è buona" e "le minacce alla natura e gli impatti dei cambiamenti climatici rappresentano le sfide principali che l'Europa si trova ad affrontare per tutelare la propria competitività, dipendente dalle risorse naturali".
Il rapporto evidenzia perdite economiche medie annue che hanno raggiunto i 44,5 miliardi di euro tra il 2020 e il 2023, cioè 2,5 volte superiori rispetto al periodo 2010-2019. Nella maggior parte dei paesi, stima l'agenzia, oltre la metà delle perdite non è coperto da assicurazione.
Per quanto riguarda l'Italia, nonostante "passi significativi verso la sostenibilità" restano aperte questioni come le strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, la gestione dei rifiuti, ma anche sfide socio-economiche legate al divario generazionale, alla scarsa mobilità sociale e alla povertà energetica, sottolinea il rapporto.
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