Mobilità, l'auto resta protagonista
Secondo un monitoraggio a cura dell'Istituto Piepoli, gli italiani preferiscono ancora le quattro ruote ad altre forme di trasporto
L'indice di mobilità sostenibile degli italiani è pari a 66 su 100. Ma cosa rappresenta questo dato? Si tratta di un nuovo indicatore presentato nel corso di Eco - Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti, in corso a Roma, che consentirà di monitorare, grazie a un indicatore sintetico, l'evoluzione dei comportamenti e delle abitudini di mobilità dei cittadini italiani, secondo il monitoraggio dell'Istituto Piepoli.
L'indicatore, si legge in una nota, "è stato calcolato mappando le risposte del campione in merito ai comportamenti effettivi e alle abitudini in tema di mobilità".
L'automobile, secondo la ricerca, è ancora la protagonista degli spostamenti degli italiani: è il mezzo più utilizzato per quelli frequenti (77%), il 92% degli italiani la utilizza almeno una volta alla settimana e il 65% pensa che la propria mobilità ne sia dipendente. Il 19% usa il trasporto pubblico ogni giorno o da tre a cinque volte a settimana. Tuttavia sei cittadini su dieci pensano che nel proprio territorio esistano valide alternative all'auto: è una percezione maggiormente diffusa nel Nord e nel Centro e nei grandi centri urbani.
Inoltre, solo il 13% della popolazione italiana conosce il concetto di mobility poverty, ovvero la limitata disponibilità di trasporto pubblico e la scarsa accessibilità ai servizi di prossimità, che costringono le persone a rinunciare a opportunità di lavoro, studio, visite mediche e spostamenti per piacere e relazioni.
Per quanto risguarda le opinioni intorno alle auto elettriche, il 10% degli intervistati si dice propenso a valutarne l'acquisto nei prossimi 12 mesi. Il 59% dice di essere "non interessato". Le principali barriere all'acquisto restano il prezzo (55%), la scarsa autonomia (43%), la richiesta di troppa energia (19%) e il pericolo di incidente causato delle batterie (17%).
Infine, persiste la percezione di una criticità relativa alle infrastrutture: solo il 21% pensa che le colonnine di ricarica siano sufficienti e facilmente accessibili.
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