Il risparmio gestito torna a correre nel primo semestre
Secondo l’ultima mappa trimestrale di Assogestioni, la raccolta netta al 30 giugno ha raggiunto quota 16 miliardi di euro; il patrimonio supera i 2.500 miliardi
Arriva al giro di boa in positivo il mercato italiano del risparmio gestito. Nei primi sei mesi di quest’anno l'ultima mappa trimestrale di Assogestioni ha rilevato una raccolta netta di quasi 16 miliardi di euro (precisamente 15,915 miliardi), di cui 7,6 miliardi confluiti nel secondo trimestre, e un patrimonio complessivo pari a 2.535 miliardi di euro a fine giugno, equamente suddiviso tra gestioni collettive e gestioni individuali.
Allargando lo sguardo agli ultimi quattro trimestri, Assogestioni fa notare che il dato dei fondi italiani è stato costante nel tempo. Secondo il direttore dell’ufficio studi, tale trend è da attribuire al buon successo di pubblico e di raccolta dei fondi a scadenza di nuova generazione.
La mappa di Assogestioni a mettere in luce questo slancio positivo della raccolta, con una revisione netta al rialzo di quasi 5 miliardi di euro dagli 11 miliardi risultanti dalle stime dei dati parziali mensili relativi ai primi sei mesi dell’anno, e di 3,4 miliardi rispetto ai 4,2 miliardi preliminari per il Q2.
Secondo il direttore dell’ufficio studi di Assogestioni, Alessandro Rota, la raccolta del secondo trimestre ha premiato i prodotti italiani, che hanno dominato la classifica con flussi positivi per 3,9 miliardi euro. "Sono risultati positivi, anche se con una misura più modesta pari a 500 milioni di euro, anche i flussi diretti verso le Sicav estere promosse da gestori italiani, i cosiddetti prodotti roundtrip. È stato invece negativo per 1,7 miliardi il dato dei fondi cross border”, ha precisato, aggiungendo che l’effetto mercato è stato positivo per tutte e tre le categorie, con valori da +1,2% a +1,6%.
Allargando lo sguardo agli ultimi quattro trimestri, Assogestioni fa notare che il dato dei fondi italiani è stato costante nel tempo. Secondo il direttore dell’ufficio studi, tale trend è da attribuire al buon successo di pubblico e di raccolta dei fondi a scadenza di nuova generazione.
“La raccolta per canale distributivo vede un buon risultato da parte delle reti di consulenti finanziari, con più di 5 mld euro raccolti e un trend costantemente positivo negli ultimi quattro trimestri”, ha continuato Rota, illustrando anche un dato positivo per le reti bancarie e un andamento molto più volatile e tendenzialmente negativo per la raccolta presso la clientela istituzionale.
A livello di categoria, lo spaccato per asset class mostra “il netto dominio dei fondi obbligazionari, che negli ultimi quattro trimestri hanno sempre messo a segno una raccolta positiva”, ha sottolineato il direttore dell’ufficio studi, commentando i 5,3 miliardi confluiti in questa categoria nel secondo trimestre. Tra aprile e giugno è tornato in positivo anche il dato dei fondi azionari, con +2,1 miliardi.
Infine, Rota ha evidenziato i 2,2 mld euro raccolti nel secondo trimestre dalle gestioni retail per conto degli investitori upper affluent e private, i +1,2 mld euro confluiti nei fondi chiusi e l’1,5 mld euro di afflussi registrati dalle gestioni istituzionali.
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