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Minucci, per l'Rc auto il tempo delle decisioni è ora

Il presidente dell'Ania ha ribadito ieri, in commissione finanze della Camera, la necessità di interventi strutturali, apprezzando l'indirizzo della nuova risoluzione Gutgeld che affronta in primis la riduzione dei costi per il settore

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"Dall'attuazione della previsione contenuta dal Codice delle assicurazioni potrebbe scaturire un abbattimento delle tariffe Rc auto nell'ordine del 3-5%: si tratta di circa 20 euro in meno per veicolo, pari a un risparmio per gli italiani di oltre 800 milioni in ciascun anno". 
Il presidente dell'Ania, Aldo Minucci, è stato ascoltato ieri alla commissione finanze della Camera in relazione alla risoluzione Gutgeld, relativa alle tematiche concernenti il meccanismo per il risarcimento dei danni biologici derivanti da sinistri, nonché le misure in materia di prezzi delle polizze, presentata alla stessa commissione. I punti cardine della lunga relazione di Minucci possono essere sintetizzati nella frase di apertura e nel titolo: "il tempo delle decisioni è ora", ha detto il presidente dell'Ania, ribadendo un concetto già espresso nell'ultimo periodo. 
Mai come oggi il legislatore sembra essere concentrato su questi temi e sensibile al riconoscimento di quello che il settore assicurativo chiede da anni: cioè l'approvazione delle tabelle sulle macro lesioni. Ma non solo di questo parla la risoluzione, bensì dei "temi centrali per la soluzione del problema dei prezzi dell'assicurazione obbligatoria Rc auto nel nostro Paese. Esprimo pertanto apprezzamento - ha detto Minucci - per i contenuti della proposta di risoluzione, che affronta con equilibrio i punti nodali della questione". 
La risoluzione interviene sulle tematiche dei danni di morte, sui termini di denuncia del sinistro, sulle modalità di risarcimento in forma specifica, sulla gestione del sistema di contrasto alle frodi nel settore assicurativo, nonché su tutti quegli elementi che possano favorire l'abbattimento del costo delle polizze.
La strada maestra per l'Ania è sempre quella: la riduzione del costo complessivo dei sinistri. 

La stabilizzazione dei costi nel medio periodo
Il costo complessivo dei sinistri (pagati e riservati) accaduti nel 2012 è pari a 12,1 miliardi di euro. I danni alle cose rappresentano il 32% del totale dei risarcimenti, e il danno alle persone il 68%. Per quanto riguarda i risarcimenti per danno alla persona le lesioni per invalidità pari a uno e due punti hanno dato luogo a risarcimenti per 1,7 miliardi (14% del totale dei sinistri), quelle tra tre e nove punti a un miliardo (8%). Le lesioni gravi (tra 10 e 100 punti percentuali) sono state risarcite con 3,6 miliardi (29%) e i decessi con due miliardi (17%).
"È prevedibile - ha sostenuto quindi Minucci - che l'introduzione di tale tabella determini un'immediata riduzione tariffaria nell'ordine del 3-5%. Ma la sua portata è ben superiore, se proiettata nel medio periodo, poiché la tabella avrà l'effetto di stabilizzare costi che nel recente passato sono stati in continua e disordinata crescita. In particolare, tenuto conto che la riduzione unitaria sarebbe pari a circa 20 euro (il premio medio in Italia era pari a 535 euro lo scorso settembre) e che i veicoli assicurati sono oltre 40 milioni l'approvazione delle tabelle determinerebbe una riduzione pari a oltre 800 milioni di euro".
I valori della tabella che l'Ania chiede di approvare, inoltre, sono comunque i più elevati in Europa, seppur inferiori a quelli dell'attuale riferimento indicato dal tribunale di Milano. Un altro elemento positivo per le compagnie è che la tabella "fornisce elementi di certezza duraturi per il calcolo delle riserve sinistri".
La risoluzione, del resto, riconosce la sproporzione degli attuali risarcimenti e ha l'esplicito obiettivo di "prevedere che le nuove tabelle siano omogenee rispetto agli orientamenti in materia adottati negli altri Paesi europei più avanzati, anche al fine di ridurre l'anomala sproporzione tra l'ammontare dei costi sopportati in Italia per le lesioni da incidentalità e quelli che si registrano nel resto dell'Europa".

Risarcimento in forma specifica o equivalente
La commissione si impegna poi ad agire su altri ingranaggi della macchina assicurativa Rc auto. Secondo le compagnie l'unico modo per disciplinare il risarcimento in forma specifica è prevedere la sua applicazione generalizzata attraverso la facoltà per l'impresa di offrire in qualunque ipotesi la riparazione. Qualora da parte del danneggiato ci fosse un'opposizione, il risarcimento sarebbe equivalente al costo che l'impresa avrebbe sostenuto provvedendo alla riparazione.
L'Ania è inoltre favorevole alla decadenza del diritto al risarcimento in caso di richiesta tardiva. "I termini per la richiesta di risarcimento - ha ricordato Minucci - oggi sono troppo ampi (due anni)" e sono spesso pretesto per truffe: in particolare in alcuni territori (Napoli e la Campania).
Per impedire la prassi speculativa, l'Ania suggerisce di intervenire sulla disciplina della prescrizione per il risarcimento, inserendo un termine di decadenza di novanta giorni, salvaguardando però le reali situazioni di forza maggiore. 

Ok al contratto base
Di fronte alla mancanza di informazioni sui prezzi effettivi delle tariffe Rc auto e sui loro andamenti nel tempo, l'Ania reputa il contratto base uno "straordinario metodo di reale comparazione", sebbene ricordi che l'Ivass sta sviluppando ugualmente, con la collaborazione delle imprese, un progetto di monitoraggio dei premi pagati all'atto del rinnovo. "Si ritiene che il sistema di rilevazione - ha rivelato Minucci - dovrebbe porre fine alle discrasie informative segnalate nella proposta di risoluzione".

Riformare la norma sulle scatole nere 
Persiste invece il problema relativo alle polizze in abbinamento alla scatola nera. Minucci ha ribadito ieri che alle condizioni attuali, "economiche e normative", questi contratti "in qualsiasi mercato libero non incontrerebbero la domanda della clientela perché eccessivamente onerosi".
In via generale, le criticità dell'intero impianto normativo sono tre: il presunto obbligo di offerta, i forti condizionamenti previsti nell'utilizzo di tali dispositivi per esigenze di tutela della privacy degli assicurati e l'assenza di previsioni sull'utilizzo dei risultati delle registrazioni a fini probatori.
E' necessario quindi che l'offerta di contratti abbinati all'installazione di scatole nere sia una facoltà per le imprese e che l'offerta si possa riferire solo a determinate tipologie di rischio. Per i rischi che non presentano elementi di criticità e che quindi sono assicurati già a premi contenuti, l'offerta di tale tipologia di polizze rischia di compromettere gli sconti praticabili per i rischi più gravi, in quanto comunque dovrebbe essere garantito il fabbisogno tariffario dell'intera mutualità. 
L'Ania vorrebbe poi introdurre un meccanismo "equo e sostenibile di ripartizione dei costi delle scatole nere tra compagnie e assicurati", prevedendo che nel caso in cui alcuni costi fossero a carico degli assicurati lo sconto sul premio Rc auto dovrebbe essere di importo superiore a detti costi. 
"Per quanto riguarda la privacy - ha continuato il presidente dell'Ania - si dovrebbe prevedere che i dati acquisiti dai dispositivi in relazione alla localizzazione del veicolo non danno luogo a una tracciabilità continuativa in quanto riferiti o al singolo e puntuale episodio dell'incidente stradale, per riscostruirne l'effettivo accadimento e la dinamica, o in quanto funzionali alla predisposizione di tariffe assicurative più elaborate, ma in questo caso acquisiti in forma aggregata (tariffe pay per use, pay as you drive ecc.). Se non si prevedesse questa precisazione, i dispositivi potrebbero essere scollegati a richiesta dell'interessato in qualsiasi momento, ponendo nel nulla l'impiego della scatola nera e non giustificando più il contratto stipulato con il relativo sconto".
Rispetto al valore probatorio dei dati acquisiti, c'è da dire che oggi questi possono essere completamente disconosciuti dal giudice o possono essere contraddetti dalle testimonianze. Per riconoscere l'efficacia di prova si dovrebbe prevedere che i dati registrati dalle scatole nere costituiscono invece mezzi di prova, in relazione all'accadimento del sinistro e alle sue modalità, assistiti da presunzione di legge.








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