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Danni ospedalieri, un sinistro su dieci è a causa di cadute accidentali

È quanto emerge dalla quarta edizione del report MedMal di Marsh

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Secondo l'ultima edizione del report MedMal di Marsh sui sinistri nella sanità pubblica, le cadute accidentali si posizionerebbero al quarto posto fra le cause di risarcimento danni in ospedale. I visitatori si contendono con i pazienti il primato delle cadute accidentali (51,6% i pazienti, 48,3% visitatori e terzi). La ricerca che ha preso in considerazione 3.549 richieste danni per cadute accidentali avvenute dal 2004 al 2011 (pari al 10% del totale delle richieste di risarcimento registrate nel report).

I pazienti cadono principalmente nei corridoi e nei bagni, dai letti e dalle poltrone; mentre i visitatori e i terzi cadono sui viali, sulle scale, rampe o scale mobili. Le cadute accidentali si collocano al quarto posto per frequenza dopo l'errore chirurgico, diagnostico e terapeutico. Una fonte di rischio che, in più del 90% dei casi, potrebbe essere eliminata con adeguate segnalazioni o con interventi di manutenzione determinando così un significativo risparmio sul costo dei contenziosi. Inoltre sarebbe utile ripetere periodicamente, o al variare delle condizioni cliniche dei pazienti, i controlli finalizzati alla prevenzione delle cadute eseguiti durante la fase di ricovero. Il 90% delle richieste danni per cadute accidentali quasi sempre ricade interamente sui bilanci aziendali delle strutture ospedaliere, in quanto il valore della richiesta è più basso della franchigia. Va considerato anche che una caduta intra-ospedaliera oltre a generare solo esborsi diretti per eventuali contenziosi, comporta anche costi indiretti per una durata dei ricoveri più lunga, indagini diagnostiche ulteriori o interventi chirurgici a seguito di fratture indesiderate. Le cadute accidentali nella quasi totalità dei casi (97%) hanno dato origine a lesioni, ma nel 2,4% dei casi hanno causato anche decessi. Più dell'83% delle cadute viene denunciato entro 6 mesi, e più del 90%. entro l'anno dall'accadimento.

In otto anni il costo di queste richieste di risarcimento danni ammonta a circa 33 milioni di euro, di cui quasi il 68% costituisce riserva. In media un sinistro vale circa 15 mila euro, con picchi di 570 mila euro per decessi avvenuti in seguito a caduta. Negli ultimi due anni stanno diminuendo i costi per risarcire cadute di pazienti e stanno aumentando i costi per quelle di terzi/visitatori. Le richieste danni per caduta al nord pesano per il 9,70% del totale specifico, al centro per il 9,84% e al sud per il 15,71%. Mentre rispetto alle categorie di strutture ospedaliere considerate, le richieste danni per caduta accidentale negli ospedali di primo livello incidono per il 10,46%, negli ospedali di secondo livello per il 10,87%, negli universitari per l'8,47%, in quelli mono-specialistici materno-infantile per l'8,56%, negli ortopedici per il 10,67% e in quelli oncologici per il 3,33%. La maggior parte della cadute, sia di pazienti sia di terzi/visitatori, avviene nelle parti comuni degli ospedali, le altre in pronto soccorso, medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia e ostetricia-ginecologia.

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