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Per il clima serve uno sforzo globale

L’Ipcc ha pubblicato il suo Rapporto di Valutazione nel quale sintetizza lo stato del cambiamento climatico e invita ad aumentare l’impegno verso la resilienza climatica, in particolare da parte dei governi e delle istituzioni finanziarie

Per il clima serve uno sforzo globale
È stato presentato ieri a Interlaken, in Svizzera, il volume conclusivo del Sesto Rapporto di Valutazione sui cambiamenti climatici pubblicato dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc).

Secondo gli studiosi che hanno partecipato alla stesura, è oggi ancora più urgente intraprendere azioni che portino alla resilienza climatica, in considerazione del fatto che quanto si è operato fino ad ora risulta insufficiente a contenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C rispetto alla temperatura in epoca pre-industriale.

Gli effetti di un riscaldamento dell’atmosfera sono nella crescita del numero e dell’intensità di eventi climatici e meteorologici estremi, come uragani, alluvioni, siccità, ondate di calore e precipitazioni molto intense, eventi che provocano danni più gravi sulle aree popolate e soprattutto quelle più povere e meno organizzate, aggravando l’insicurezza alimentare e la scarsità idrica.

L’aspetto centrale riguarda la necessità di intensificare gli sforzi a livello globale per l’adozione di politiche e comportamenti che siano resilienti al clima, un impegno che diventerà tanto maggiore quanto più peggiorerà la situazione climatica del pianeta.

Il Rapporto avvisa sulla necessità di adottare ulteriori azioni per ridurre o evitare le emissioni di gas serra, tra le quali si indicano l’accesso all’energia rinnovabile e alle tecnologie pulite, l'elettrificazione a basse emissioni di carbonio, gli spostamenti a piedi e in bicicletta o l’uso dei trasporti pubblici. Un cambiamento delle politiche in questo senso, secondo gli autori del testo, porterebbe “benefici economici uguali o forse addirittura superiori ai costi per ridurre o evitare le emissioni”. 

Si tratta di andare a modificare il settore alimentare, dell’energia elettrica, dei trasporti e di intervenire sugli edifici e sull’uso del territorio, con l’obiettivo di ottenere una conservazione efficace di circa il 30-50% del suolo e delle acque del pianeta.

Due gli aspetti centrali perché gli obiettivi di resilienza climatica possano essere raggiunti: adottare scelte politiche precise e orientamenti finanziari ed economici specifici nell’ambito di un complessivo aumento degli investimenti per il clima. Gli Stati possono contare su una serie di esperienze già messe in pratica in diverse realtà, un ruolo importante in questo senso è auspicato anche per gli investitori, le banche centrali, le autorità di regolamentazione finanziaria e gli organismi di cooperazione internazionale.

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