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Sna, ecco come usare al meglio il "tesoretto" delle compagnie

In questa video-intervista, Michele Languino, membro dell'esecutivo nazionale, spiega nel dettaglio la proposta elaborata dal centro studi del sindacato per investire i risparmi che le imprese hanno accumulato durante il lockdown. Il video

24/07/2020
Il mancato utilizzo dei veicoli durante il periodo di lockdown e il conseguente drastico calo dei sinistri, a fronte di un incasso dei premi sostanzialmente invariato, ha determinato ingenti risparmi per le compagnie italiane, stimati da Sna in 1,5 miliardi di euro per i due mesi della cosiddetta Fase 1. 

L'Ivass ha calcolato la riduzione della frequenza dei sinistri, dal primo gennaio al 15 maggio 2020, pari al 50%, quindi su un parco circolante di autovetture  assicurate pari a circa 31 milioni, la restituzione a ogni assicurato di una quota parte uguale del tesoretto di 1,5 miliardi porterebbe a un rimborso, al netto delle imposte, tra i 35 e i 41 euro per polizza.

Una cifra modesta, commenta Sna, che però assume importanza in ottica complessiva. Ed ecco quindi la proposta di Sna di non suddividere il tesoretto, ma di tenerlo integro attraverso la costituzione di un fondo pubblico che potrebbe contribuire all'emersione dell'evasione assicurativa Rca. 
In che modo? Lo spiega, in questa video-intervista di presentazione del progetto, Michele Languino, membro dell'esecutivo nazionale del Sindacato nazionale agenti.


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