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Intermediazione assicurativa: la sfida dell’Europa

Un mercato davvero unico significa competizione internazionale con regole paritarie, e un quadro normativo omogeneo. Nei giorni scorsi ad un convegno dell’Università Cattolica di Milano si sono confrontati sul tema alcuni nomi di eccellenza del mondo assicurativo. Ecco cosa è emerso...

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Unmercato unico europeo delle assicurazioni, in cui i player del settore dovrannopotersi muovere in maniera competitiva, ma anche paritaria: ovvero facendoriferimento ad un quadro normativo sempre più omogeneo. Se ne è parlato neigiorni scorsi a Milano, nell’ambito del convegno “L’intermediazioneassicurativa in Europa: situazioni e prospettive”, seguito dalla tavola rotonda“Le prospettive del canale agenziale in Europa”, promossi dalla Facoltà diScienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative dell’Università Cattolica delSacro Cuore di Milano.

 

Fra irelatori, nomi di eccellenza del mondo assicurativo ed accademico italiano, tracui il professor Pierpaolo Marano,della Facoltà di Scienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative dell’UniversitàCattolica del Sacro Cuore di Milano; Georg Pickel, amministratore delegato diHannover RE; Roberto Anesin, vice direttore generale e direttore centralecommerciale di April Italia; Ermanno Grassi, condirettore generale di ItasAssicurazioni;  Antonia Boccadoro,direttore Aiba. E ancora, in occasione della tavola rotonda, Antonello Galdi,direttore dello Sna; Filippo Gariglio, presidente dell’Unione EuropeaAssicuratori; Giuseppe Giudici, responsabile commerciale ovest Italia di Itasassicurazioni; Domenico Martello, direttore distribuzione Axa Assicurazioni ePaolo Savio, insurance development del Gruppo Assicurazioni Generali.

 

Si ètrattato di un importante momento di studio e di riflessione sullo scenarioeuropeo delle assicurazioni, che va delineandosi anche alla luce dellarevisione in atto della direttiva europea 2002/91/CE sull’intermediazioneassicurativa.

Mutanole caratteristiche del contesto di riferimento, mentre prosegue il camminoverso l’armonizzazione e il rafforzamento su base comunitaria delle regole chepresiedono l’intermediazione assicurativa. Trasformazioni che stanno di fattofavorendo il perseguimento dell’obiettivo dell’edificazione di un mercato unicodelle assicurazioni e la formazione di un nuovo assetto del quadro competitivo.

 

Epicentrodel processo di revisione della direttiva sull’intermediazione assicurativaresta la tutela del consumatore, ma anche la necessità di coordinarne ledisposizioni con le norme che direttamente o indirettamente toccanol’intermediazione dei prodotti assicurativi e finanziari. A titolo di esempio:solvency II,  e-commerce, vendita adistanza, Mifid e non ultima la normativa sui Prips, nuova figura di prodottidi investimento al dettaglio.

 

Nel contempopersistono però molteplici differenze e peculiarità proprie del mercato di ogniPaese europeo.  Modelli distributividiversi, dettati dal tessuto sociale o dal comportamento e dal bisogno delconsumatore. Come ad esempio quello tedesco, con una forte concentrazione dicompagnie e una spiccata predilezione, nel novero dei canali distributivi, perla figura del tied agent. In terra germanica difficilmente si sviluppanomodelli di tipo bancassurance,  anche acausa della frammentazione territoriale del sistema bancario.

 

Il caso Italia

 

L’Italia,ad esempio, resta invece caratterizzata da una capacità di gestire l’eccezionetramite una rete di relazione e di consulenza rappresentata dalle 61f554c9-343f-4980-aa6a-39907ca89f21agenzie, eforse da un minore successo dei prodotti standardizzati. O ancora, da unsettore danni meno sviluppato rispetto alla Francia o alla Germania,prevalentemente per la mancanza dei riferimenti normativi, ovvero della volontàpolitica di regolamentare, uno su tutti, i danni catastrofali a livello preventivo.Quello che svetta però, al di là delle differenze comportamentali della domandae dell’offerta e dello scenario finanziario e competitivo, è la mancanza di un“sistema assicurativo” in cui le forze politiche ed economiche si uniscono perlo sviluppo del settore dando vita a riforme e incentivi.

 

 

Il quadro giuridico

 

Differenzeda un lato, armonizzazione dall’altro, almeno per quanto riguarda il quadrolegale.

Nellarevisione della direttiva 2002/92 della Comunità Europea in materia di intermediazioneassicurativa, le principali questioni sollevate vertono prevalentemente sulquadro giuridico da adottare. Vale a dire, se optare per l’approcciotradizionale della “minima armonizzazione” - che garantisce un adeguato grado di flessibilità e tiene conto delledifferenti specificità nazionali dell’attuale sistema distributivo comunitario– oppure se puntare sulla più complessa procedura Lamfalussy.

Tra itanti temi in discussione anche i requisiti professionali, con l’intento diindividuare soluzioni comuni che possano attenuare le differenze tra gliattuali sistemi nazionali di qualifiche professionali; il sistema di notifica,con l’eventuale definizione di fornitura di servizi transfrontalieri; lagestione dei conflitti d’interesse e la trasparenza delle remunerazioni, conl’individuazione di principi che tengano conto delle regole utilizzate per lavendita di prodotti finanziari-assicurativi e di altrettante misure che mirinoa ridurre gli oneri amministrativi.

 

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