Fonage chiude il 2022 con un rendimento netto del 6,3%
In aumento (+57,5 milioni di euro sul 2021) anche il patrimonio disponibile, che raggiunge un avanzo di 182,8 milioni di euro
Il bilancio di esercizio 2022 del Fondo pensione agenti (Fonage), approvato oggi all’unanimità dall’assemblea dei delegati, ha fatto registrare un avanzo di gestione superiore ai 64 milioni, con un rendimento netto medio ponderato delle gestioni ordinaria e integrativa pari al 6,3%, superiore sia al tasso tecnico del bilancio attuariale (fissato al 3%), sia al rendimento medio degli ultimi dieci anni pari al 5,8%.
Quanto al bilancio tecnico, che confronta gli impegni a lungo termine previsti dal Fondo con il patrimonio disponibile, ha fatto registrare un avanzo di 182,8 milioni euro, in aumento di circa 57,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021. Una nota di Fonage sottolinea come tali performance confermino, ancora una volta, “la solidità prospettica del fondo” ottenuta grazie a “una crescita costante, come dimostra il trend di incremento dell’avanzo tecnico degli ultimi anni: da 63 milioni di euro del 2016, anno dell’insediamento del cda sino a 182,8 milioni di euro nel 2022, nonostante l’utilizzo di circa 70 milioni per l’aumento delle prestazioni”.
Il presidente del Fondo pensione agenti, Francesco Libutti (nella foto), ha ricordato che “nonostante il quadro economico molto difficile, seguito all’insorgere del conflitto tra Russia e Ucraina, il Fondo ha saputo raggiungere risultati ampiamente positivi, consolidando ulteriormente la sua solidità patrimoniale. In un contesto in cui hanno dominato incognite e turbolenze di mercato, il Fondo è riuscito a ottenere un rendimento netto medio ponderato del 6,3%, ben al disopra del rendimento di equilibrio pari al 3,00%”.
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