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Per il broker è ora di abbracciare i principi Esg

Acb ha dedicato il proprio convegno ai temi che più stanno segnando l’evoluzione della professione, tra risk management, contratti assicurativi e sostenibilità

Per il broker è ora di abbracciare i principi Esg
La consulenza del broker, tra risk management, contratti assicurativi e sostenibilità, è stato il tema al centro del convegno Acb che si è svolto oggi a Milano, presso l’hotel Westin Palace. Una mattinata molto ricca di analisi approfondite e spunti di riflessione per favorire una reale evoluzione del mercato assicurativo per intraprendere la strada indicata dai principi racchiusi nell’acronimo Esg (environmental, social, governance). 

“Oggi – ha detto il presidente di Acb, Luigi Viganotti, nelle battute iniziali – torniamo a incontrarci di persona, e lo facciamo senza la presenza delle istituzioni come Ania o Ivass perché per una volta vogliamo parlare di noi, categoria intermediari broker: di cosa dovremmo fare e di cosa facciamo”. E tra coloro che sono stati invitati ed erano presenti va segnalata la presenza in sala, pre la prima volta, di un presidente di Aiba: Flavio Sestilli.

Acb ha deciso di dedicare il proprio convegno al risk management, ai contratti e alla sostenibilità prendendo spunto dalla normativa europea sulla sostenibilità (regolamento Ue n.1257/2021), applicabile da parte degli Stati membri a partire dal 2 agosto 2022. “Non si tratta di un regolamento relativo agli Ibips – ha osservato Viganotti – perché credo che diversi aspetti possano coinvolgere direttamente anche altri rami, in particolare nel danni.

In che modo la figura del broker può assumere sempre più un ruolo centrale nel rapporto tra il cliente assicurato e la compagnia è stato oggetto di indagine attraverso gli interventi dei relatori intervenuti nel corso dei lavori. La prima a prendere la parola è stata Patrizia Contaldo, capo dell’osservatorio sul mercato assicurativo del centro studi Baffi-Carefin dell’Università Bocconi, che ha presentato lo studio “Broker sostenibile e sostenibilità del suo ecosistema” che ha fatto luce sul sentiment degli operatori su questo approccio. Gli spunti emersi dall’indagine sono stati poi raccolti e commentati da Davide Vacher che ha spiegato come e perché, a suo modo di vedere, il broker deve occuparsi di tematiche Esg.

Si è passati quindi a una disamina dell’argomento da un punto di vista tecnico-legale, con una dettagliata analisi dei vari aspetti su cui la spinta per l’evoluzione della categoria dei broker è più forte. Antonio Longo, professore e avvocato fondatore dello studio legale Lexlon, ha illustrato i vari aspetti che tengono insieme consulenza assicurativa e sostenibilità, parlando anche di remunerazione e incentivi. L’avvocato Andrea Maura, partner dello studio legale Aliant legal grounds, ha invece fatto il punto sullo stadio dell’arte della consulenza assicurativa tra digitalizzazione e intelligenza artificiale, mettendo in evidenza in particolare l’urgente necessità di riuscire a governare con un approccio e con soluzioni di sistema l’epocale cambiamento che arriverà con l’introduzione dell’AI su larga scala. È toccato poi all’avvocato Carlo Galantini, partner dello studio legale Galantini & Partners, affrontare il tema della verifica di coerenza nella distribuzione, senza consulenza, di prodotti assicurativi nei rami danni.
Infine, a fornire uno sguardo molto interessante su quello che è il punto di vista delle aziende clienti dei broker, è intervenuto Carlo Cosimi, presidente di Anra.


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