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Preventivass, si mobilitano anche gli iscritti in sezione E

Ulias ha incontrato nei giorni scorsi a Roma una delegazione di parlamentari per parlare di come le nuove norme impattano sui subagenti

Preventivass, si mobilitano anche gli iscritti in sezione E
Anche i subagenti si mobilitano contro il preventivatore di Ivass. Lo scorso 9 marzo a Roma una delegazione di Ulias, l’associazione degli intermediari iscritti in sezione E del Rui, ha incontrato alcuni rappresentanti delle istituzioni per parlare degli effetti dell’entrata in vigore dei dettami normativi introdotti dal Preventivass e delle ricadute sulla categoria.

I rappresentanti di Ulias, tra cui il presidente dell’associazione, Sebastiano Spada, hanno avuto un colloquio con i parlamentari di Forza Italia Annarita Patriarca, Francesco Maria Rubano e Tullio Ferrante. Durante l’incontro sono state evidenziate le criticità che gli intermediari di sezione E stanno vivendo in termini di appesantimenti burocratici e complessità operative nell’ intermediazione assicurativa con i loro clienti.

Ulias, ha fatto presente come il contratto che è alla base di Preventivass, essendo stato pensato nell’ormai lontano 2012 e reso operativo, a distanza di anni, nel 2023, oggi rischia di penalizzare fortemente l’attività dei subagenti plurimandatari

L’associazione ha evidenziato che l’attuazione di Preventivass “finisce per sconfessare alcuni dei punti cardine” della direttiva Idd, che “richiede al distributore di orientare le scelte del cliente in modo chiaro ed utile, e di non confonderlo con enne offerte contrattuali, una almeno per ogni compagnia di assicurazione con cui gli agenti preponenti hanno mandati, che siano essi diretti o mediati”.

Il focus su cui concentrare le varie riflessioni e azioni di categoria e politiche, secondo Ulias, è che l’articolo 132 bis del Codice delle Assicurazioni, di cui il Regolamento 51 di Ivass è semplice applicazione, “pone gli intermediari di sezione E in una situazione professionale non coerente, richiedendo al distributore di proporre tante soluzioni assicurative, quante sono le compagnie per cui lavora, direttamente o indirettamente, perdendo di vista che il contratto stipulato senza che il cliente sia stato informato su prezzi e condizioni di tutti questi contratti base è nullo, e che la mancata esecuzione di queste attività comporta pesanti ricadute disciplinari e sanzionatorie”.

Ulias ha quindi sottoposto alla delegazione di deputati, “molto interessata al tema” alcune “soluzioni normative risolutive per sospendere l’efficacia dell’articolo 132 -bis del Cap e del Regolamento 51 di Ivass”, in attesa di dar corso ad un’eventuale revisione dello strumento o, ancor meglio, a una riforma organica dell’assicurazione per la responsabilità civile sula circolazione dei veicoli”.

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