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Ciba Brokers, crescono il fatturato e gli utili

Al via uno staff dedicato al cyber risk e una nuova sede a Roma

Ciba Brokers, crescono il fatturato e gli utili
Ciba Brokers, società di brokeraggio assicurativo del sistema Confcooperative, ha chiuso il bilancio consuntivo 2021 con oltre 25 milioni i premi amministrati, 3 milioni in più rispetto al 2020 (+13%), e provvigioni delle compagnie che superano quota 3,4 milioni (+17,3%); crescono, infine, le polizze, che diventano oltre 8.400. Il team di Ciba Brokers porta a 3,6 milioni il valore della produzione (+13%) e a circa 280mila l'utile netto, oltre 100.000 euro in più rispetto all'anno precedente (+61%).

“Il 2021 – commenta il presidente Giampaolo Brogliato (nella foto) – è stato un anno di grande sviluppo commerciale per Ciba Brokers: una crescita ben superiore alle attese e ai trend e alle medie di settore. A contribuire a questo risultato concorrono una molteplicità di fattori: la qualità del servizio che offriamo ai nostri clienti è sicuramente fra le prime, grazie al capillare lavoro delle nostre sedi di Bologna, Forlì, Rimini San Marino e Ancona, alle quali si aggiunge l'attività sul territorio di Reggio Emilia e della Lombardia a seguito dell'acquisizione, perfezionata a fine dicembre, della professionalità di Erio Mazzoli, decano del settore, e del suo pacchetto clienti”. A queste sedi, rivela Brogliato, si aggiungerà un nuovo presidio che avvierà le proprie attività a Roma nelle prossime settimane “per garantire una presenza stabile a tutti i nostri grandi clienti con sede nella capitale, inclusi alcuni importanti gruppi industriali che hanno scelto recentemente di avvalersi delle nostre professionalità”.

Nel corso dell'ultimo anno il broker ha rafforzato la propria organizzazione interna creando più uffici con funzioni trasversali per tutte le sedi di Ciba Brokers, tra cui il nuovo ufficio cyber risks che, spiega Brogliato, “rappresenta uno sviluppo imprescindibile delle nostre attività. Il 36% degli attacchi cyber nel mondo, infatti, è indirizzato a sistemi informativi aziendali e ai siti internet corrispondenti: un fronte che ché comporta per ogni anno il consumer cybercrime ovvero un affare per la criminalità informatica a danno dei consumatori di oltre 16 miliardi di dollari. Ecco perché abbiamo scelto di dare vita a uno staff dedicato per accompagnare i nostri clienti e aiutarli nell'affrontare questa nuova, e per molti inedita, categoria di rischio”.

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