Lemonade ha lanciato la polizza 2.0 open source

Come fosse un programma informatico o una app, sviluppata dagli utenti che la utilizzano e che la migliorano in base alle proprie esperienze. Questa potrebbe essere una strada percorsa anche dalle polizze. A lanciare l’idea di una polizza open source che gli assicurati possono contribuire a cambiare è Lemonade. L’ormai famosa compagnia insurtech statunitense attiva nell’assicurazione casa per proprietari e affittuari si pone come obiettivo primario quello di sviluppare una polizza scritta con un linguaggio che ogni assicurato possa comprendere e che consenta a ogni cliente di cambiare facilmente la copertura in base alle proprie esigenze specifiche. Per il momento l’iniziativa riguarderà in particolare i clienti che vivono in affitto.
Lemonade ha voluto battezzare il suo progetto con il nome di Polizza 2.0 per gli affittuari. Secondo la compagnia, questa dovrebbe essere solo la prima di una più ampia serie di polizze open source, per arrivare a “riunire consumatori e professionisti, nello sforzo di co-creare una polizza assicurativa che si tradurrà in un prodotto assicurativo migliore e più equo per il ventunesimo secolo”, ha spiegato in una nota il co-fondatore di Lemonade, Shai Wininger.
L’insurtech americana sul suo blog ha precisato che la bozza di polizza è stata “creata in consultando i regolatori statali” e sarà sottoposta all’approvazione regolamentare una volta incorporata ogni modifica. “Ogni polizza 2.0 sarà unica e generata dinamicamente, in base alle scelte fatte dall'utente”. Ad esempio, se la polizza indicherà una copertura di 20mila dollari “la nostra tecnologia live policy – spiega Lemonade – renderà cliccabile quella frase, e l’utente potrà cambiarla istantaneamente a 30mila. Se l’utente desidera aggiungere, ad esempio, una copertura terremoti, può attivarla dall’interno della polizza stessa, e la garanzia si trasformerà in modo da includere la copertura terremoto”.

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