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Allianz, con gli agenti alla sfida del 2020

In occasione della convention “Allianz Connect 2020”, un incontro fra società e intermediari per prepararsi agli impegni che attendono il settore nel prossimo futuro. Uno sguardo all’innovazione e alle opportunità offerte dal mercato, con un punto fermo: il canale agenziale resta centrale

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Un sguardo al 2020, e magari anche un po’ più in là. Allianz Italia getta le basi della strategia che guiderà la compagnia nel prossimo futuro. E lo fa in occasione della convention Allianz Connect 2020, che si è svolta lo scorso 7 febbraio a Milano, negli spazi del Centro Congressi MiCo. Un momento di incontro e dibattito fra compagnia e intermediari, utile per confrontarsi sulle sfide che attendono il mercato assicurativo e sugli strumenti a disposizione per farsi trovare pronti alle novità dei prossimi anni. E per ribadire almeno un punto fermo, in un mondo che cambia sempre troppo e troppo in fretta: il canale agenziale, fatto di tremila agenti e una forza complessiva di 25mila professionisti ben distribuiti su tutto il territorio nazionale, resta centrale nella strategia di Allianz Italia.
La compagnia ribadisce così il proprio posizionamento strategico. “La nostra storia e le nostre radici sono un patrimonio che insieme, compagnia e agenti, amministriamo”, ha osservato Giacomo Campora, amministratore delegato di Allianz Italia, di fronte a una platea di oltre 2.200 agenti in sala e altre migliaia di partecipanti che hanno potuto collegarsi online e seguire i lavori della giornata attraverso una diretta sui social media. “Insieme agli agenti – ha aggiunto – non c’è partita che non sappiamo giocare, non c’è sfida che una rete a maglie così solide non possa gestire e credere nella nostra comune crescita”.

UNO SGUARDO DI LUNGO PERIODO
La giornata è stata per la prima volta aperta anche ai dipendenti della compagnia, che hanno potuto seguirla in sale riunioni appositamente predisposte negli uffici di Milano e Trieste. E si è snodata fra spunti di riflessione e approfondimenti affidati al top management della compagnia, guidato dal presidente Claudia Parzani e da Sergio Balbinot in rappresentanza del board of management di Allianz, e a esponenti del mondo della finanza internazionale, dell’innovazione, dello sport, della cultura e dello spettacolo. Tanti momenti che hanno consentito di raffigurare un quadro esaustivo degli scenari competitivi e tecnologici del futuro.
Obiettivo annunciato della giornata era quello di definire un percorso di crescita che potesse costruire un nuovo modello di business, in grado anche di travalicare i confini temporali del 2020. Uno sguardo di medio-lungo periodo ben sintetizzato dal logo scelto per la convention, con una parte delle lettere che si trasfigura fino ad assumere le forme del simbolo dell’infinito.

LA STRADA DELL’INNOVAZIONE
Uno dei tasti centrali della giornata è stato quello dell’innovazione. Una strada già imboccata dalla compagnia, che ha sfruttato la platea per ripercorrere i passi già effettuati sul cammino delle nuove tecnologie: dall’offerta modulare Allianz1 per il segmento retail alla soluzione Allianz1 Business pensata per le piccole imprese, passando per l’app AllianzNow che consente, a clienti e intermediari, di gestire ogni genere di emergenza o sinistro nell’ambito della mobilità, della protezione della casa, della famiglia e della salute.
Un cammino che, tuttavia, deve ancora essere concluso. E che probabilmente non terminerà mai, visto che ogni giorno nascono nuove tecnologie e applicazioni. Innovazioni come il machine learning e gli artificial neutral networks utilizzati nella personalizzazione dell’offerta assicurativa, argomenti finiti entrambi al centro di ampi approfondimenti nel corso della giornata. E che, chissà, magari un giorno passeranno dall’essere argomenti di settore a strumenti quotidiani delle compagnie assicurative. “Ora è il momento di proseguire, insieme, per far crescere Allianz con una strategia audace, in cui credere fortemente, anche grazie alla tecnologia, un vero alleato per la compagnia e per la rete agenziale, per aumentare esponenzialmente la nostra produttività”, ha osservato Campora.

UN MERCATO DA ESPLORARE
Se l’innovazione consente di arricchire gli strumenti del mestiere, il campo da gioco resta quello del mercato. Un mercato che presenta storicamente in Italia bassi livelli di penetrazione assicurativa e che, proprio per questa ragione, offre alle compagnie ampi margini di esplorazione. Nel segmento dell’auto, tanto per citare un caso, si punterà soprattutto sui nuovi strumenti messi a disposizione della reta distributiva. Nel più generale comparto danni, invece, emergono opportunità nei rami dedicati alla protezione delle imprese e alla tutela delle famiglie.
Strategia diversa per il settore vita: la compagnia punterà soprattutto su prodotti finanziari-assicurativi e su soluzioni che offrono protezioni contro i rischi che possano emergere nel corso del tempo. Il tutto attraverso il fattivo contributo di partner di respiro internazionale che possano consentire alla compagnia di raggiungere i propri obiettivi. Obiettivi utili a superare, nel giro dei prossimi due anni, la sfida del 2020. E poi magari anche di un futuro più lontano.

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