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Quattroruote, gli adas debuttano nelle analisi delle vetture

Accordo tra Generali Italia e il mensile dedicato al settore automobilistico per testare i sistemi elettronici di ausilio alla guida. Prove rigorose verificheranno la reale affidabilità delle nuove tecnologie, che impatteranno anche sull’offerta degli assicuratori

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Design, comfort, consumi, prezzo. Tra i principali fattori che determinano l’acquisto di un’automobile, il 2018 segna il debutto ufficiale di un elemento che è destinato a diventare
sempre più discriminante sul mercato: i sistemi elettronici di ausilio alla guida, meglio conosciuti come advanced driver assistance systems (adas). La frenata automatica d’emergenza, il controllo attivo della velocità, il mantenimento della corsia e il riconoscimento dei segnali stradali sono sempre più riconosciuti come un valore aggiunto importante dell’offerta delle case automobilistiche. Per questo Generali Italia e Quattroruote hanno deciso di testare in modo oggettivo questi dispositivi sulla pista di Vairano, in provincia di Pavia, con l’ambizione di stabilire uno standard per l’intera industria automotive. L’annuncio è stato dato in occasione del Quattoruote Day 2018, che si è svolto ieri all’Unicredit Pavilion di Milano. Il consueto appuntamento per il mondo dell’automotive è stato realizzato con la collaborazione dei partner Arval, Bnp Paribas Group, Bosch, Pirelli e Q8. Un evento che ha visto la partecipazione dei vertici delle più note case automobilistiche mondiali. Tra loro, Toshihiro Suzuki, ceo ed erede con Osamu Suzuki di una delle dinastie del mondo dell’auto, con quasi 120 anni di storia, a cui è stato assegnato il premio Gianni Mazzocchi 2018. Gian Luca Pellegrini, direttore di Quattroruote, ha ricordato l’importante traguardo del 750° numero in edicola e il lavoro che nel 2017 ha portato a creare sinergie tra carta e digital, in particolare con il codice Infocar che accompagna il lettore automaticamente all’interno del configuratore on line.

Test rigorosi
“Gli adas stanno entrando progressivamente in tutte le auto, anche le più economiche”, ha detto Gian Luca Pellegrini sottolineando che spesso “il loro funzionamento e il loro valore sono ancora sconosciuti alla stragrande maggioranza delle persone”. Per questo la rivista punta a coprire anche il crescente desiderio di informazione dei lettori. Con Pellegrini, sul palco dell’Unicredit Pavilion, c’era anche Massimo Monacelli, chief property & casualty and claims officer di Generali Italia e presidente di Generali innovation center, il centro che da oltre dieci anni svolge attività di studio, sperimentazione e ricerca sulle nuove tecnologie, tecniche e materiali di riparazione, sistemi di sicurezza, sia nel settore auto che property. “Vogliamo essere i primi a valutare qualitativamente gli adas”, ha detto Monacelli, che ha annunciato l’intenzione del gruppo Generali di presentare polizze dedicate ai device innovativi. Investimenti imponenti che dovrebbero portare i primi risultati entro l’anno. “Gli adas migliorano notevolmente la sicurezza e possono contribuire alla diminuzione dei sinistri e della loro gravità, a condizione che funzionino correttamente”, ha sottolineato Monacelli. Il gruppo assicurativo italiano vanta oltre 1,2 milioni di veicoli dotati di telematica di sicurezza e nel 2016 ha già introdotto sul mercato italiano una polizza auto che, interagendo con il guidatore, è in grado di segnalare in tempo reale i comportamenti rischiosi alla guida e prevenire situazioni di pericolo. I test in collaborazione con Quattroruote aiuteranno la compagnia a comprendere quanto un’auto è realmente capace di evitare gli impatti, in condizioni più severe di quanto finora sperimentato, in particolare con condizioni meteorologiche e di traffico avverse. “Questa partnership – ha continuato Monacelli – nasce con l’obiettivo di ampliare le casistiche di test e renderle più rispondenti alle situazioni reali che avvengono sulla strada, per verificare meglio l’efficacia degli adas; inoltre ci consente di mettere l’attività di analisi e sperimentazione di Generali Innovation Center al servizio degli assicurati e di tutti gli automobilisti”. I vantaggi per i clienti della compagnia non saranno limitati a sconti sul premio. “La telematica rispetto alle origini si è evoluta. Le prime soluzioni erano collegate prima a prevenire furti (con geolocalizzazione del veicolo) poi a dinamiche antifrode. Oggi la telematica ci porta verso un ridisegno del rapporto assicurativo con il cliente: possiamo offrire dei servizi di assistenza e prevenzione, oppure interagire con l’utente”, ha detto Monacelli a Insurance Daily.

Una classifica del modelli più affidabili 
La frenata automatica d’emergenza, il controllo attivo della velocità e il riconoscimento pedoni costituiranno gli elementi base su cui Quattroruote definirà una classifica dei modelli
che più garantiscono affidabilità. “Un lavoro non facile”, ha ammesso Pellegrini, che punta sull’esperienza acquisita da Quattroruote nel testing e nella possibilità di accesso a tutte le automobili in vendita come un fattore competitivo importante. Inoltre Quattroruote può contare sul centro prove di Vairano, già attrezzato con moderni strumenti di rilevazione, a cui si aggiungerà presto una piattaforma radiocomandata, denominata Ufo (UltraFlat overrunnable robot) che simulerà la presenza di veicoli, pedoni e ciclisti in movimento sulla strada, trasmettendo, allo stesso tempo, tutti i dati necessari alla valutazione dei sistemi di assistenza alla guida.




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