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Aig, lascia Peter Hancock, presidente e ceo

Il top manager paga i quattro trimestri consecutivi in perdita

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Peter Hancock, presidente e ceo di Aig si dimette dopo quattro trimestri consecutivi di perdite per la compagnia americana. Hancock resterà in carica fino alla nomina del suo successore. Il top manager guidava Aig dal 2014 e nel piano avrebbe dovuto riportare la società ai livelli delle concorrenti entro la fine del 2017. 

L'ultimo trimestre del 2016 aveva spinto la perdita di Aig oltre i tre miliardi di dollari, cosa che aveva acuito le pressioni degli investitori verso un cambiamento del management del secondo più grande assicuratore statunitense per valore di mercato. "Senza il supporto incondizionato degli azionisti per il continuo della mia leadership, un lungo periodo di incertezza potrebbe compromettere i progressi che abbiamo fatto", ha commentato Hancock nella nota in cui spiega la sua scelta. 
I principali giornali internazionali sottolineano come l'uscita del numero uno di Aig sia stata una vittoria del miliardario e azionista Carl Icahn, che aveva pubblicamente chiesto la testa del ceo. Icahn ha detto giovedì di sostenere pienamente le azioni del board che la decisione era stata presa in quella sede.

L'analista finanziario Amit Kumar, sentito dal Financial Times, ritiene probabile che Aig cercherà una soluzione esterna per la sostituzione di Hancock: "non vedo - ha precisato - un successore naturale all'interno della compagnia".
Negli anni, Aig ha restituito 185 miliardi di dollari al governo statunitense dopo che nel 2008 il prestito federale aveva evitato la bancarotta alla compagnia. La perdita dell'ultimo trimestre 2016 è la più grave dopo quella di quasi dieci anni fa.  

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