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UnipolSai, ok alla conversione delle azioni di risparmio A e B

Passaggio per entrambe senza conguaglio: le prime convertite con un rapporto di 100 a 1; le seconde con un rapporto di 1 a 1

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Il 26 gennaio, a Bologna, l’assemblea straordinaria di UnipolSai ha approvato la conversione obbligatoria delle azioni di risparmio A e delle azioni di risparmio B in azioni ordinarie sulla base dei rapporti di conversione: 100 azioni ordinarie per ogni azione di risparmio A (senza conguaglio); un’azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio B (senza conguaglio). 

Il giorno successivo è arrivato l’ok anche dalle assemblee speciali dei possessori delle azioni di risparmio B e di quelli delle azioni di risparmio A. 
Questi ultima categoria di soci di risparmio era la più scettica nei confronti del riassetto azionario in particolare, avevano chiesto migliori condizioni: nelle note integrative alla relazione dell’assemblea, tuttavia, UnipolSai aveva chiarito di non prevedere, “nell’ambito della conversione, alcuna misura in favore degli azionisti di risparmio di categoria A nella denegata ipotesi in cui le richieste, avanzate dal rappresentante comune innanzi al  tribunale di Torino, venissero accolte”. 
La precisazione riguarda la causa intrapresa dall’avvocato Dario Trevisan, in qualità di rappresentante comune degli  azionisti di risparmio A, contro UnipolSai: il contenzioso riguarda le delibere adottate da Fondiaria Sai nel 2012 nell’ambito del progetto di fusione. 
UnipolSai ha poi precisato che “i possessori di azioni di Risparmio A che non hanno concorso all’approvazione della conversione potranno esercitare il diritto di recesso ai sensi e per gli effetti dell’art. 2437, comma 1, lett. g), del codice civile, entro quindici giorni dalla data di iscrizione della relativa deliberazione assembleare nel Registro delle Imprese di Bologna. 


Il futuro di Cimbri in Ugf e UnipolSai

A margine dell’assemblea il numero uno di Ugf e UnipolSai Carlo Cimbri, aveva parlato del suo futuro, confermando il proprio orientamento a continuare a svolgere nella capogruppo il ruolo di capoazienda e di coordinamento dell’attuale management quando dovrà scegliere, entro giugno prossimo, quale delle due cariche mantenere. “Se gli azionisti saranno d'accordo – ha spiegato – intendo proseguire  questa esperienza nel gruppo Unipol, garantendo nello stesso  tempo una continuità di azione manageriale in UnipolSai, in  linea con quanto avvenuto finora, cercando soluzioni interne  alla società”. Parole che aprono il toto-nomi su chi prenderà in futuro il suo posto alla guida della compagnia assicurativa UnipolSai. Il nome, assicura, arriverà dall'interno della  società. “Escluderei qualsiasi tipo di ipotesi esterna”, ha concluso Cimbri.

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